Dopo l’interruzione del rapporto tra Maldini e il club rossonero, spuntano dei retroscena che riguardano Stefano Pioli: cosa è accaduto
Nemmeno il tempo di archiviare la stagione, di formulare giudizi, di fare bilanci, che subito un top club come il Milan ha dato un importante segnale di cambiamento. La decisione di esonerare Paolo Maldini – ben più di un semplice dirigente, ben più di un Direttore dell’area tecnica – ha squarciato il cielo di Milano. E pensare che meno di 24 ore prima, sul prato di San Siro, la leggenda rossonera aveva assunto il ruolo di Gran Cerimoniere all’addio di Zlatan Ibrahimovic. E che qualche giorno prima aveva posato assieme a Rafael Leao nella foto di rito per il rinnovo di contratto del portoghese: una delle tante operazioni diplomatiche andate a buon fine grazie al carisma e al lavoro del figlio d’arte.
Evidentemente però, covava qualcosa di grosso in seno ai rapporto tra la proprietà e la leggenda rossonera. Anche la supposta unità totale d’intenti tra il dirigente meneghino e il tecnico Pioli – Maldini ebbe un ruolo decisivo nella conferma del parmigiano tre anni fa – è stata successivamente smontata da alcune ricostruzioni. Retroscena che sono potuti venire alla luce solo ora, e che possono aver minato la fiducia che Cardinale e soci, da sempre sostenitori incondizionati di Pioli, riponevano nella figura dell’ex capitano.
Tra i racconti e gli aneddoti dell’ultimo anno rossonero, il contributo di Alessandro Carra, opinionista televisivo nonchè tifoso del Milan, è tra quelli che maggiormente può spiegare determinate dinamiche. Ecco le sue parole, rilasciate in diretta a TVPlay, il canale Twitch di Calciomercato.it.
“In seguito ad alcuni dissapori, Maldini avrebbe deciso di esonerare Pioli scegliendo di mettere Pirlo alla guida del Milan. Cardinale non voleva farlo, perché Pioli ha un ingaggio da 4 milioni per due anni e perché non ci sono i soldi per un allenatore top. Non è bello da dire giornalisticamente, ma è chiaro che Pioli sta godendo come un pazzo: la sua posizione ne esce rafforzata”, le parole di Carra.
C’è da dire che il retroscena svelato ben si inserisce in una minuziosa ricostruzione che, sempre pochi giorni dopo il divorzio Milan-Maldini, aveva già fatto La Gazzetta dello Sport. Il quotidiano milanese non fa espressamente il nome di Andrea Pirlo come sostituto scelto al posto dell’ex tecnico di Lazio e Fiorentina, ma conferma delle notevoli frizioni tra il dirigente e l’allenatore, risalenti al periodo nero dello scorso gennaio, quand0o Maldini avrebbe fatto notare in modo deciso le sue perplessità sulle scelte del mister.