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Milan News

“Sconfitta a tavolino”, l’annuncio che ha infiammato l’ambiente in casa Milan

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Alessandro

“Sconfitta a tavolino”, sono bastate queste parole per riaccendere tanti ricordi in chi, tra i tifosi del Milan, ha vissuto una partita indimenticabile

Chi ha vissuto l’epoca dei trionfi del Milan di Berlusconi avrà letto con grande piacere l’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport da Rodolfo Tavana, medico sociale dei rossoneri dal 1987 al 2003 e dal 2011 al 2017.

“Sconfitta a tavolino”, l’annuncio che ha infiammato l’ambiente in casa Milan – Milanweb.it (foto LaPresse)

Ventidue anni al Milan, trionfi memorabili con Capello e Sacchi e tantissimi campioni curati dal dottor Tavana che ha rivelato anche qualche curioso aneddoto sulla sua esperienza in rossonero. Uno dei più interessanti riguarda la vigilia della finale di Coppa Campioni 1994 tra Milan e Barcellona, una sfida alla quale gli uomini di Capello si presentavano senza gli squalificati Baresi e Costacurta e anche sfavoriti nel pronostico per la caratura dell’avversario.

In un’epoca senza social e con l’informazione limitata ai quotidiani e a pochi tg sportivi, il compianto Johan Cruijff, all’epoca allenatore dei blaugrana, non perdeva occasione per sbeffeggiare un Milan che, a suo dire, non poteva reggere il confronto contro i vari Romario, Stoichkov, Koeman, Guardiola ecc. Stilettate continue che il Milan ha subito in silenzio senza mai controbattere a mezzo stampa.

Dalla “sconfitta a tavolino” a un trionfo memorabile, l’aneddoto di Tavana sulla finale di Atene

Pochi giorni prima della finale, al bar di Milanello, un giornalista aveva fatto questa battuta che era arrivata in spogliatoio [“Il Milan farebbe meglio a non presentarsi, perderebbe soltanto 2-0 a tavolino]“, si apre così la prima parte dell’aneddoto svelato da Tavana che aggiunge un altro dettaglio interessante al suo racconto. Johan Cruijff si era già fatto fotografare con la Coppa dei Campioni in mano, un’immagine che Sebastiano Rossi (portiere di quel Milan) fece girare tra i compagni.

“Tutte cose che ci caricarono a molla”, finisce così l’aneddoto di Tavana. Il resto della storia lo conoscete tutti. Il Milan disputa una finale memorabile, travolge il Barcellona 4-0 con la doppietta di Massaro, l’indimenticabile pallonetto di Savicevic e il poker finale di Desailly. Un giocatore quest’ultimo di cui Cruijff, con grande presunzione, aveva stigmatizzato l’acquisto da parte del Milan per riaffermare la superiorità del Barcellona che, nella stessa campagna acquisti, si era rinforzato con Romario.

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