Il club rossonero rompe gli indugi col calciatore: l’obiettivo è quello di arrivare ad un’interruzione anticipata dell’accordo
Negli ultimi anni il mercato del Milan ha subìto degli scossoni veramente importanti. Tornato a vincere un trofeo (il 19esimo Scudetto) nell’anno di grazia 2021, il club ha scelto per ben due volte la strada della cessione di un big per ricostruire la rosa con l’obiettivo di mantenersi (o ritornare) su livelli d’eccellenza.
E così, negli anni, sono arrivati a Milanello tantissimi giocatori, alcuni dei quali hanno lasciato una traccia pressoché invisibile della loro presenza. Tra alcune scommesse andate a buon fine (leggi Malick Thiaw) ed altre che non hanno affatto reso come ci si sarebbe aspettati (Charles de Ketelaere è un fuglido esempio in tal senso), alla corte dell’allora tecnico Stefano Pioli, nell’estate del 2022, arrivò anche un Campione d’Europa. Ma non uno qualunque.
Capace di aprire e chiudere le marcature nel clamoroso 4-0 con cui il Liverpool, nella semifinale di ritorno della Champions 2018/19, riuscì a ribaltare il Barcellona, vittorioso 3-0 all’andata, Divock Origi era sbarcato a Milano a costo zero con un’operazione economica applaudita da tutti.
Forse il calciatore non era già quello devastante ammirato in particolar modo in due stagioni con la maglia del blasonato club inglese, ma sul belga le aspettative restavano alte. Tanto è vero che per strapparlo alla concorrenza, l’allora DS Paolo Maldini dovette coprire d’oro l’attaccante: contratto quadriennale a 4,5 milioni di euro netti l’anno. Un trattamento da top player.
Nonostante diverse occasioni concesse dal Pioli nell’anno in cui il Milan era chiamato a difendere in campo lo Scudetto conquistato l’anno prima, il classe ’95 non incise praticamente mai. A fine stagione il suo score recitava: 36 presenze totali in tutte le competizioni con 2 soli gol all’attivo.
Ceduto in prestito al Nottingham Forest nella stagione successiva (un’esperienza a dir poco negativa, con una sola rete in 22 gettoni totali), il calciatore è finito per esser declassato nel Milan Futuro, dove tuttavia non ha mai giocato neppure una gara. Una parabola davvero sorprendente per un attaccante arrivato in Italia nel pieno della maturità calcistica.
Oggi, a pochi mesi dalla scadenza del suo ricco contratto col Milan, il calciatore continua a percepire uno stipendio tra i più alti della rosa. Senza nemmeno toccare il terreno di gioco. Il club meneghino vuole risolvere l’accordo prima della sua scadenza, per risparmiare quasi un anno di ingaggio. Le trattative sarebbero già iniziate, con diversi appuntamenti in sede fissati da Tare e Furlani, ma il calciatore – ormai ex, visto che non gioca una gara ufficiale da un anno e mezzo – nicchia. L’obiettivo della dirigenza resta però quello di arrivare ad una rescissione consensuale prima di Natale.