Fabio Caressa in lacrime: “Non credevo fosse possibile”

Fabio Caressa si lascia andare a un momento intimo e profondamente inedito che commuove i follower: il celebre cronista in lacrime.

Le lacrime sul volto mentre prova a dire qualcosa. Nessuno è abituato a vederlo così, eppure Fabio Caressa, dopo aver fatto urlare generazioni, fa anche riflettere. Non solo calcio e dirette, ma anche intimità e provato. Molto lo si deve al suo libro: “Grazie, Signore, che ci hai dato il calcio” dove racconta un po’ di sé stesso e parecchio del proprio lavoro. Anche con qualche dietro le quinte. E un altra buona parte della sua empatia la attribuisce ai compagni di viaggio che ha avuto negli anni tra Sky, Stream, Telepiù e così via. Non solo l’amicizia – quasi familiare – con Beppe Bergomi.

Fabio Caressa Sky Sport
Fabio Caressa commosso a Sky Sport (ANSA)

I due si conoscono da fine anni ’90. Anche il legame profondo con una personalità così diversa da lui eppure estremamente coinvolgente. Si tratta di Gianluca Vialli. Il campione, recentemente scomparso, viene ricordato da Caressa in un video per Sky Sport che commuove tutti gli affezionati. Caressa va oltre i convenevoli e le frasi di rito, formula un pensiero proprio, avendolo avuto come collega per tanti anni nella redazione di Rogoredo. Dove, tra l’altro, c’era anche un altro grande del calcio italiano ormai deceduto: Paolo Rossi.

Fabio Caressa commosso: “Faccio fatica a crederci”

Una redazione simile neanche nei sogni più belli. Infatti Fabio Caressa stava vivendo il proprio sogno. Ora che è finito bruscamente con la morte di Vialli, il noto telecronista prosegue da solo. Ci sono altri compagni di viaggio a supportarlo e sopportarlo, ma niente era come avere Pablito e Luca – come lo chiamava simpaticamente – per cui ogni ricordo è una stilettata al cuore.

Caressa Fabio Sky Sport
Il noto telecronista in lacrime durante il collegamento (ANSA)

Nel collegamento con Sky Sport, Caressa appare con gli occhi lucidi e visibilmente provato dal dolore, ma riesce ugualmente a parlare: “Gianluca negli anni in cui abbiamo lavorato insieme – rivela quasi piangendo – mi ha insegnato un sacco di cose che, se oggi fossero investimenti, sarebbero preziosissimi. Un abbraccio alla famiglia e alle ragazze ormai grandi. Un uomo incredibile. Non credevo fosse possibile questo”.

 

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Il riferimento è alla malattia che, da cinque anni, ha colpito Gianluca Vialli. Il campione era affetto da tumore al pancreas. Ha lottato fino allo stremo delle forze. “Non considero il tumore come un avversario – diceva – piuttosto un ospite indesiderato che spero si stanchi presto di viaggiare con me”. Gianluca ha viaggiato finché ha potuto, sempre con il pallone a portata di mano e piedi. I sogni davanti agli occhi e un futuro da inventare: “Non perdete tempo”, diceva. Nessuno oserà più farlo, tranne che per fermarsi a pensare quanto era bello quando sfiorava il pallone. Ancora meglio era quando, senza toccarlo, arrivava al cuore.

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