Ultime chiamate per il talento belga, chiamato a dare un segno tangibile della sua presenza: l’addio si fa sempre più vicino
27 agosto 2022, Milan-Bologna 2-0. Al minuto 21 Rafael Leao trafigge il portiere ospite dopo un bell’assist di Charles De Ketelaere, all’epoca alle sue primissime apparizioni in maglia rossonera. Lampi di classe, giocate sopraffine e applausi raccolti dal pubblico di San Siro al momento della sostituzione, nella ripresa. Il tempo, per il talento belga, si è però fermato in quella calda notte di fine estate. Ad oggi, infatti, il passaggio vincente per il compagno è e resta l’unica cosa messa a referto dall’ex Bruges. Da lì, il buio. 
Zero reti, zero assistenze, una presenza impalpabile in campo e la convinzione sempre più diffusa, certificata poi dalla serie di panchine che Stefano Pioli gli ha ‘regalato’, di aver sbagliato acquisto. Il talento c’è, ma non si vede. Le occasioni per convincere il suo tecnico e la dirigenza dell’opportunità di continuare a dargli fiducia sono state malamente sprecate. E sì che il belga è stato difeso a spada tratta da tutti a Milanello: dall’allenatore, da Paolo Maldini e dai compagni. Nulla da fare, il giocatore sembra entrato in un tunnel da cui ora è difficile uscire.
Ultima chiamata per De Ketelaere: il futuro in ballo
Dando per scontato, perché ora non potrebbe essere altrimenti, che il belga verrà relegato in panchina nell’importantissima sfida di Champions contro il Napoli del 12 aprile, è però probabile che Pioli, anche per questioni di turnover, di altre possibilità al fantasista in campionato. Per il Milan, così come per le altre squadre impegnate nelle Coppe, è iniziato il periodo di fuoco, quello in cui si va in campo ogni tre giorni. C’è bisogno di tutti. Anche di quelli che finora hanno clamorosamente deluso le aspettative. Del resto il piazzamento Champions non è ancora stato messo in cassaforte dei rossoneri, che tuttavia sulla carta avrebbero un calendario piuttosto agevole.
Ecco che allora, scorrendo lo stesso, si può notare come le prossime gare contro Empoli, Bologna e Lecce potrebbero rappresentare le ultime occasioni per vedere il belga in campo dal 1′. Chiamato a dare delle risposte importanti, per sé e per la squadra, De Ketelaere non può più fallire.
L’investimento, bonus compresi, di 35 milioni, non può essere gettato alle ortiche senza prima averle provate tutte. L’urgenza delle ultime gare stagionali però, quelle in cui la posta in palio è sempre molto alta, potrebbe mettere ulteriore pressione al talento classe 2001. Quella stessa pressione che, secondo alcuni, lo ha schiacciato al suo primo anno in Italia. I tifosi rossoneri si aspettano ancora molto da lui: se dovesse fallire anche nelle partite sopracitate, la dirigenza inizierebbe a lavorare concretamente per spedirlo in prestito, possibilmente in Serie A, già dalla prossima stagione.