Dani Alves, l’incubo peggiora: arriva la batosta ufficiale

Dani Alves è in carere dal 20 gennaio con l’accusa di stupro. Per il brasiliano l’incubo sembra non finire.

Per l’ex Juventus, che ha compiuto 40 anni lo scorso 6 maggio nella prigione di Brians 2, l’inizio dei guai va computato la sera del 30 dicembre scorso. Il difensore quella sera, mentre era nel privé della discoteca Sutton di Barcellona, ha conosciuta una ragazza di 23 anni con la quale ha avuto un rapporto sessuale in un bagno dello stesso locale.

Dani Alves è accusato di stupro
Dani Alves – ansa – milanweb

La donna nei giorni successivi ha denunciato Alves per stupro, causandone l’arresto e il successivo fermo in carcere, come detto dal 20 gennaio scorso. A rendere più grave la situazione dell’ex Barcellona sono state le quattro diverse versioni fornite agli inquirenti, quattro racconti differenti in uno stretto lasso di tempo.

Alves e le quattro versioni che ha fornito alla Polizia

Dani Alves, dopo essere stato interrogato, è stato condotto in carcere con l’accusa di stupro. L’esterno di Juazeiro in un primo momento aveva detto di non conoscere la presunta vittima che l’aveva denunciato. Quindi, aveva affermato di averla incontrata. Terzo cambio di rotta: tra noi due c’è stato solo sesso orale. Infine, ultima e definitiva: abbiamo avuto un rapporto completo in bagno.

Alves resta in carcere.
Dani Alves arrestato dalla Polizia di Barcellona – ansa – milanweb

Il giocatore si è sempre dichiarato innocente. Ha detto che quando ha fatto avvicinare la ragazza da uno dei dipendenti della discoteca, lei era in compagnia di un’amica e di una cugina. Ovviamente, a supporto della sua tesi  ha sottolineato come il rapporto fosse stato consenziente e che la ragazza non aveva subìto alcuna pressione fisica o morale.

Dani Alves ha confermato il suo racconto l’ultima volta lo scorso 17 aprile. Il suo nutrito staff legale, rappresentato da Cristóbal Martell, dall’inizio di questa disavventura ha chiesto la libertà condzionata al pagamento di una cauzione, nonché, all’utilizzo del braccialetto elettronico. Purtroppo per il brasiliano, anche stavolta il tentativo non ha avuto successo.

Nuovo no del giudice: Dani Alves resta in carcere

Come riporta as.com, il giudice di sorveglianza martedì 9 maggio ha negato la libertà a Dani Alves. Quella del magistrato è la conferma di una linea tenuta dagli inquirenti, apparentemente certi delle prove a cariche del calciatore che quindi presumibilmente resta detenuto fino alla celebrazione del processo.

Lo staff legale del recluso ora ha la facoltà di fare appello al Tribunale di Barcellona, scopo principale dell’istanza è dimostrare che non sussista più, per l’imputato, il pericolo di fuga per sottrarsi al giudizio in aula. Per la difesa però è arrivato un piccolo successo. La Terza Sezione del Tribunale ha accolto la richiesta di nominare un medico di parte per effettuare una valutazione medico-forense sullo status della ragazza cha denunciato Alves. In particolare, si valuterà lo stato psichico della donna e la portata degli eventuali danni subiti dalla stessa.

 

 

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