Maldini svela una frecciata a Leao che nessuno conosceva

Dopo la vittoria contro la Sampdoria, in casa Milan bisogna registrare una ‘frecciata’ di Paolo Maldini nei confronti di Leao.

Dopo aver vinto lo Scudetto, per il Milan la stagione di quest’anno è stata molto complicata. I rossoneri, dopo un ottimo inizio, nel mese di gennaio si sono definitivamente staccati dal Napoli di Luciano Spalletti. Ma se in campionato ci sono state tante difficoltà, in Champions il percorso dei rossoneri è stato sicuramente positivo.

Maldini premia Leao
Paolo Maldini ha rilasciato alcune dichiarazioni su Rafel Leao (LaPresse) milanweb.it

Il Milan, dopo aver passato il girone con Salisburgo, Dinamo Zagabria e Chelsea, ha infatti eliminato sia il Tottenham che il Napoli, arrivando a giocare una semifinale storica contro l’Inter di Simone Inzaghi. Tuttavia, i rossoneri non si sono fatti trovare pronti per un appuntamento così importante. 

L’Inter, infatti, ha sicuramente meritato la qualificazione alla finale della massima competizione europea per club, considerando che già nella gara di andata aveva messo una grande ipoteca sul passaggio del turno. Il Milan, però, è stato anche sfortunato nella doppia sfida contro i nerazzurri, visti gli infortuni capitati ad Ismael Bennacer e Rafael Leao. Proprio su quest’ultimo bisogna registrare una frecciata arrivata direttamente da Paolo Maldini.

Milan, la ‘frecciata’ di Paolo Maldini a Leao: “Prima giocava per Instagram”

Il direttore dell’area tecnica del Milan, nel corso del video-podcast ‘Muschio Selvaggio’ di Fedez, ha parlato così del calciatore portoghese: “E’ un talento pazzesco. Sono un esteta grazie al mio papà e Leao è bello da vedere. Ha davvero le carte in regola per diventare un top. Rafael faceva panchina al Lille e quando è arrivato gli ho detto che lui giocava per Instagram perché pubblicava video bellissimi con dei dribbling e giocate, ma poi concludeva la stagione con sole due reti realizzate”. 

Maldini a San Siro
Paolo Maldini ha parlato di Rafael Leao (LaPresse) milanweb.it

Paolo Maldini ha poi concluso il suo intervento: “Lo abbiamo aiutato a cambiare questa mentalità. Lui è qualcosa di unico. Uno così talentuoso deve lavorare anche più degli altri per sfruttare il suo talento”.

Il dirigente ha poi parlato anche della situazione che riguarda il San Siro: “Se vogliamo vivere dei ricordi allora restiamo lì. Ma la storia la fanno i calciatori. Stiamo parlando di uno stadio che è cambiato tanto, non è più quello che è stato costruito 80 anni fa. Ma è possibile andare avanti a vivere di ricordi? Oppure costruiamo uno nuovo stadio moderno che ci possa permettere di aumentare i ricavi? La cosa che mi dà più fastidio è che la città di Milano ha capito questa cosa, non è possibile non cercare di cogliere un’occasione del genere”.  

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