Il mondiale di MotoGP sembra ormai una lotta interna alla Ducati. Gli altri team non sembrano in grado di contrastare le moto di Borgo Panigale
Un mondiale riservato a una sola moto. Sembra ormai che la MotoGP di quest’anno sia una sorta di ‘conventio ad excludendum’, un evento agonistico riservato esclusivamente alle super Ducati, dimostratesi di gran lunga superiori alle rivali o presunte tali. I piloti della Rossa, dal campione del mondo in carica Pecco Bagnaia ad Enea Bastianini fino a Jorge Martin e al solito Jack Miller, viaggiano tutti con una marcia in più rispetto agli altri competitors o presunti tali. Le case giapponesi, Honda e Yamaha in particolare, non sanno come colmare l’enorme gap che li distanzia da Borgo Panigale. Tanto che ormai la stagione sembra già segnata. 
L’ex campione del mondo Fabio Quartararo ha già preso atto della schiacciante superiorità del team italiano rispetto alla sua Yamaha e lo stesso percorso sta per compiere Marc Marquez. Il trentenne campione di Cervera, sei volte campione del mondo di MotoGP, sta vivendo una fase della sua carriera a dir poco drammatica tra cadute improvvise, incidenti più o meno fortuiti e qualche infortunio di troppo. In questa che doveva essere la stagione del rilancio, sia di Marquez che della Honda, il pilota spagnolo ha dovuto saltare tre gare per la rottura di un dito della mano destra e quelle in cui ha corso è stato travolto dalla schiacciante superiorità della Ducati.
MotoGP, le dichiarazioni di Marquez cambiano tutto: i tifosi sono stravolti
Tanto che nelle intenzioni di Marquez starebbe prendendo corpo una decisione a dir poco clamorosa e del tutto inattesa, quella di un ritiro anticipato in questo 2023 per potersi già concentrare in vista della prossima stagione. Si tratta per ora solo di un’ipotesi, non confermata dalle parole del diretto interessato. Il quale però sembra giunto al limite della sopportazione come le sue ultime parole paiono confermare.
“Le cadute ormai sono troppe, quasi all’ordine del giorno. Non credo ne valga più la pena“. Una resa senza condizioni che sorprende e spiazza, conoscendo Marquez e il suo spirito da guerriero indomabile. E’ evidente a questo punto come le strade del fuoriclasse iberico e della Honda, legati da un rapporto professionale che dura da più di dieci anni, sia prossimo alla conclusione: Marquez vuole una moto che gli consenta quantomeno di competere per il podio e la casa giapponese non è in grado di garantirgliela.