La pesante sconfitta nel derby contro l’Inter ha riaperto il dibattito in casa Milan sul futuro di Stefano Pioli. Monta la rabbia dei tifosi rossoneri
Perdere un derby non fa mai piacere. Ma perderne addirittura cinque consecutivi come accaduto al Milan può diventate insostenibile. E se l’ultimo poi termina con un risultato quasi tennistico a favore dei rivali cittadini, un 5-1 a dir poco umiliante per l’intero ambiente, le conseguenze possono essere imprevedibili. Nessuno dalle parti di Milanello temeva di dover fare i conti con un risultato del genere nel derby che valeva il primato in classifica. Ma il giudizio del campo è stato impietoso e ora in casa rossonera si teme un possibile contraccolpo di natura soprattutto psicologica. 
Non solo, perché fin dai minuti successivi al tracollo nel derby è tornato a fare la voce grossa sui social un hashtag che sembrava ormai dimenticato, #pioliout. Una parte della tifoseria rossonera non perdona al tecnico emiliano l’incapacità, o presunta tale, di gestire i momenti chiave di una gara speciale come il derby, da sempre molto sentita sul piano emotivo. Ed è per questo che in parecchi sulla sponda rossonera dei Navigli sono tornati a chiedere un avvicendamento in panchina, magari anche a stagione in corso.
Milan, arriva Conte al posto di Pioli? Arriva la risposa che spiazza tutti
E non è un caso che in queste ultime ore sia tornato di moda e di attualità il nome di Antonio Conte. L’allenatore leccese è fermo da sei mesi, dal giorno della rottura definitiva con il Tottenham e non vede l’ora di rimettersi in pista. E il Milan è senza dubbio una delle squadre che l’ex tecnico di Juve, Italia e Inter tiene maggiormente in considerazione. Ma a quanto pare il profilo di Conte non sembra corrispondere al profilo eventualmente cercato dalla proprietà americana del Diavolo. 
In base a un tweet pubblicato dal giornalista Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia, l’ex ct della Nazionale non sarà sulla panchina del Milan né in questa né nelle prossime stagioni: “Conte non è alternativa credibile per Pioli. Troppo costoso, divisivo e costantemente critico con la proprietà. Oggi il Milan può solo sperare che Stefano Pioli corregga la sua presunzione e torni all’umiltà pre scudetto. Certo, serve che Furlani gli faccia un bel discorso“. Avanti con Pioli, dunque: Antonio Conte può rivolgersi altrove.