Serie A, niente doping: era solo una pomata, prosciolto dal TAS

Serie A, arriva la svolta nel caso di doping che ha riguardato il campione del nostro campionato. E’ arrivata anche la sentenza da parte del TAS, che ha prosciolto l’imputato per una assunzione involontaria. Alla fine era solo una pomata e nulla di più. Il calcio italiano, dunque, può esultare.

Il doping nel mondo del grande calcio è una piaga che esiste ancora oggi. Il caso Pogba, in tal senso, ha fatto emergere dei fantasmi che negli ultimi anni sembravano essere stati rimossi o comunque accantonati in maniera importante. Il tutto, poi, è stato ovviamente amplificato dal livello del calciatore e dalle sue dichiarazioni a poche ore dalla sua positività in cui annunciava il suo ritorno a grandi livelli. Chiaramente quello del francese non è l’unico caso nella storia, ma è certamente uno di quelli più impressionanti a livello internazionale. Il giocatore, in tal senso, sostiene la sua innocenza ed ora può arrivare anche da questo punto di vista una svolta.

Il campione prosciolto dal TAS
Serie A, arriva la svolta nel caso di doping: il campione prosciolto per assunzione involontaria

Doping Serie A, calciatore assolto dal TAS

Tendenzialmente l’iter da rispettare per dimostrare la propria innocenza dopo un test antidoping positivo è molto lungo. Paul Pogba per il momento è in attesa di conoscere quello che accadrà alla sua carriera ma la sua linea, come è noto, è che si tratta di una assunzione involontaria.

Un calciatore che è riuscito a dimostrare la propria innocenza dopo un test risultato positivo al Costebol è José Luis Palomino. Il centrale dell’Atalanta, infatti, ha avuto ragione sull’agenzia italiana antidoping dimostrando che si è trattata di una assunzione involontaria. Quest’ultima, però, aveva fatto ricorso al TAS, che si è pronunciato proprio in queste ore.

Palomino prosciolto
Palomino prosciolto dalle accuse da parte del TAS perché si trattava solo di una pomata assunta involontariamente

Palomino prosciolto dal TAS, niente doping

Anche il TAS, adesso, ha prosciolto da ogni accusa il difensore dell’Atalanta, che di conseguenza pulisce la propria immagine da una macchia che, a questo punto ingiustamente, stava macchiando la sua carriera. E che ne condizionava gioco forza il suo futuro. Per sua fortuna, dopo la positività, è stato fermo per poco tempo ed è subito tornato a lavorare agli ordini di Gian Piero Gasperini. Questa estate, poi, sembrava prossimo all’addio e vicino ad approdare al Cagliari, ma alla fine è rimasto. Adesso certamente con una ventata di ottimismo e di positività in più.

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