Potrei, ma non voglio: esplode il caso Leao al Milan

Rafael Leao, nel bene o nel male, resta sempre protagonista nel Milan, e non mancano le polemiche per gli ultimi atteggiamenti del portoghese.

Il Milan dovrà ancora inseguire in campionato, ma tanto si chiede anche a Rafael Leao che in Serie A non segna da un mese. L’attaccante portoghese resta sempre uno dei più discussi in rossonero, c’è un’opinione che divide i tifosi.

Caso Leao al Milan
Il portoghese diventa un caso in rossonero (LaPresse) – milanweb.it

Rafael Leao è uno dei calciatori che maggiormente divide la critica. O si ama, o si odia calcisticamente e gli esempi, in queste settimane, possono essere tanti, uno su tutti quanto afferma Antonio Cassano, che da tempo ha il mirino puntato sul portoghese.

In generale sono i tifosi ad attendersi qualcosa in più dal numero 10 rossonero, dopo aver siglato a giugno il rinnovo dovrà caricare la squadra sulle spalle e tornare quello di un tempo. Ai tifosi basterebbe rivederlo incisivo come nell’anno dello scudetto.

Leao è un problema, scoppia la polemica

Basti guardare la gara contro la Juventus per capire come qualcosa dovrà essere rivisto, almeno nel suo atteggiamento in campo. Per venti minuti è stato dominante sulla fascia, poi è stato arginato da Gatti (con cinque falli e non ventidue), ma soprattutto il portoghese è sembrato quasi avulso, come se basti fare una sorta di compitino a gara. Ed è ciò su cui insiste anche Stefano Agresti, il giornalista ai microfoni di “Radio Radio” ha bocciato l’atteggiamento di Leao.

Leao è un caso
Agresti e il popolo rossonero analizzano Leao (Lapresse) – milanweb.it

Una questione che resta emblematica, quanto fa in campo il portoghese non è sufficiente. La poca costanza in un match resta di diventare un grande difetto: “Leao è un calciatore discontinuo, da “potrei ma non voglio”, e ora mi domando come i top club europei, che vogliono spendere sino a cento milioni per giocatori come Osimhen, non facciano altrettanto con Leao”.

Il portoghese è analizzato, anche se per Agresti il problema del Milan principale lì davanti rimane Giroud e soprattutto il fatto di non aver trovato ancora un’alternativa adeguata. Leao, dal canto suo, sa di non dover continuare con questo andazzo, fatto di qualche buona gara ma anche di tante pause. Del resto, basta guardare anche la platea rossonera sul web per accorgersi come le opinioni sull’attaccante non siano tutte favorevoli. I tifosi non gli perdonano gli atteggiamenti ciondolanti in campo, non si diventa campioni con colpi estemporanei ma mostrando costanza nel tempo.

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