Il portierone del PSG e della nazionale azzurra potrebbe essere il profilo ideale per il post Szczesny: l’annuncio scuote il mondo bianconero
Ci hanno provato, eccome se lo hanno fatto. Hanno tentato di disturbarlo in ogni modo, con fischi sonori e con iniziative – come quella delle banconote con impresso il suo viso – atte a destabilizzarlo. Ma lui non si è scomposto, mostrando grande personalità. Il match di Champions tra Milan e PSG è vissuto anche sull’onda emozionale del grande ritorno, per la prima volta da avversario, di Gigio Donnarumma a San Siro contro la sua ex squadra. Un test superato a pieni voti, nonostante i parigini abbiano perso il match.
Sostanzialmente incolpevole sui due gol, bravo a sventare altri pericoli, miracoloso in almeno un altro paio di circostanze, il nativo di Castellammare di Stabia non si è fatto condizionare dal clima ostile creato nei suoi confronti. Una prova di maturità di cui forse non sarebbe stato capace anni fa, che però non è servita per evitargli la sconfitta.
Della prestazione offerta dall’estremo difensore campano, e di molto altro, ha parlato Luigi Turci – ex portiere, tra gli altri, di Udinese e Sampdoria – intervenuto nel corso di una diretta su TVPlay. Sul tavolo degli argomenti, ovviamente, il possibile ritorno in Italia di Gigio, con la ‘solita’ Juve che non avrebbe affatto accantonato l’idea di un suo clamoroso acquisto.
Donnarumma alla Juve, Turci è categorico
Dopo aver evidenziato le qualità messe in campo nell’inferno di San Siro da quello bollato come ‘traditore ed ingrato’ dal popolo rossonero, l’ex estremo difensore ha parlato dell’opportunità, per la Vecchia Signora, di tornare su Donnarumma come profilo per la futura difesa dei pali.
“Non esistono al mondo portieri che hanno la carriera di Donnarumma. A 16 anni era titolare al Milan, ha vinto un Europeo e può dirsi titolare in una squadra come il PSG“, ha esordito Turci.
“Non so se il PSG sia la squadra ideale per Gigio. Potrebbe essere il futuro della Juve ma solo per il dopo Szczesny, anche per questioni economiche“, ha concluso.
Viene così prepotentemente rilanciata, per bocca di un opinionista, un’idea che a dire il vero continua ad albergare all’interno del club bianconero. Il futuro di Donnarumma a Parigi non è poi così scontato, considerando che il portiere gradirebbe eccome un ritorno in patria. Il contratto in scadenza nel 2026 non consentirebbe troppi voli pindarici, ma un’eventuale ulteriore stagione deludente in campo europeo dei transalpini potrebbe stravolgere lo scenario. La Juve resta alla finestra, in attesa di capire se c’è margine per un assalto clamoroso.
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