I rossoneri stanno attraversando un momento molto delicato: ma oltre ai risultati deludenti c’è un altro aspetto che pesa sul tecnico
Un mese terribile. Non c’è miglior modo per sintetizzare gli ultimi 30 giorni del Milan, quelli tra le due soste per le Nazionali da metà ottobre a ora. Prima della scorsa pausa, infatti, i rossoneri, dopo la vittoria di Marassi contro il Genoa, si trovavano al comando della classifica in vantaggio di un punto sull’Inter. Ora, dopo solamente quattro match disputati in queste settimane, devono rincorrere i cugini, avanti addirittura di otto lunghezze.
Il crollo della squadra di Pioli è stato verticale: due sconfitte a San Siro, per 1-0, contro Juventus e Udinese e due pareggi, entrambi dopo essere stata avanti per 2-0, contro Napoli e Lecce. E la partita del Via del Mare sarebbe potuta finire ancora peggio se il Var non avesse annullato il super gol di Piccoli per il fallo su Thiaw nel finale di gara. Il Diavolo sta faticando sotto tutti gli aspetti: davanti Leao si accende a intermittenza e Giroud non può reggere tutto il peso dei gol a 37 anni, mentre la fase difensiva è tutta da registrare: sono già 14 i gol subiti nelle prime 12 giornate di campionato.
Inoltre per il prossimo match contro la Fiorentina, il tecnico dovrà affrontare nuove problemi di formazione. Giroud, espulso per proteste nel finale di gara contro la squadra di D’Aversa, è stato squalificato per due giornate, e, con ogni probabilità, non ci sarà neanche Leao, uscito per un problema muscolare ad inizio match.
Milan, gli infortuni preoccupano: tensione alle stelle
Il portoghese ha rimediato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro. Difficile (ma non impossibile) rivederlo in campo prima di dicembre: il numero 10 rossonero salterà quindi la partita di campionato contro la Fiorentina sicuramente; la speranza dello staff medico è di riaverlo per almeno un tempo in quella di Champions League, potenzialmente decisiva, contro il Borussia Dortmund. Il ko del miglior giocatore dei rossoneri ha però sollevato un altro problema attuale, oltre ai risultati: quello legato agli infortuni.
Quello di Leao è solo l’ultimo problema riscontrato dai giocatori rossoneri. Tantissimi finora, infatti, sono stati gli stop dovuti a problemi muscolari. Ogni reparto è stato colpito a partire da Maignan (out due settimane a settembre), passando per la difesa (Calabria e Theo hanno avuto qualche problema ai quali si è aggiunto il lungo stop di Kalulu), per non parlare del centrocampo con diverse partite saltate da Loftus-Cheek e Krunic, così come Pulisic.
Proprio per questo non è da escludere un incontro tra Pioli e la dirigenza: la volontà del club è di analizzare tutto nel dettaglio, cercando di intervenire dove sarà necessario. Anche modificando qualcosa rispetto ai programmi di lavoro.