Ibrahimovic torna nell’ambiente rossonero: ruolo particolare per lui, totalmente operativo. E presto potrebbe anche già prendere la prima grande decisione
Da settimane si parlava del ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan e i tifosi erano in attesa, convinti che possa essere di grande aiuto. I contatti duravano da tanto tempo e c’è sempre stata grande fiducia sul fatto che alla fine l’operazione si concretizzerà. 
L’addio di una leggenda come Paolo Maldini ha tolto un punto di riferimento importante alla squadra. Nei momenti più difficili può essere fondamentale avere una figura diversa dall’allenatore in grado di parlare con i giocatori e dargli motivazioni ulteriori. Purtroppo, Stefano Pioli non sembra avere il pieno controllo del suo gruppo e a maggior ragione gli servirebbe qualcuno capace di aiutarlo. Lo svedese ha il carattere e l’esperienza per assolvere tale compito.
Milan, il ritorno di Ibrahimovic: i dettagli sul ruolo
Ibrahimovic è stato annunciato ieri da RedBird prima e dal Milan poi nel ruolo di superconsulente del proprietario Gerry Cardinale. Quindi, contratto diretto con RedBird Capital Partners, come già ipotizzato nelle scorse settimane.
Zlatan rientra al Milan da dirigente vero e proprio, come direttore tecnico. E chissà se proprio lui non possa prendersi la responsabilità, in caso di notizie negative da Newcastle mercoledì sera, di mandar via Pioli. Rimanere in una competizione europea è importante per il Milan, sia per una questione di prestigio sia per un fattore economico. Un’eliminazione completa può compromettere la posizione di Pioli, da tempo nel mirino della critica e mai difeso pubblicamente dalla dirigenza. In caso di esonero, la soluzione interna con la promozione di Abate sembra la più probabile.
L’attuale tecnico della Primavera ha un ottimo rapporto con Ibrahimovic, i due legarono molto già tra il 2010 e il 2012, quando furono compagni di squadra in rossonero. Potrebbero collaborare in maniera proficua per rilanciare una squadra che ha bisogno di nuovi stimoli e che fatica a esprimere il proprio potenziale completo.
Non mancano tifosi che vorrebbero Antonio Conte in panchina, però l’ex di Juventus e Inter preferisce non subentrare a stagione in corso. Aveva già respinto la corte del Napoli quando Aurelio De Laurentiis decise di licenziare Rudi Garcia. Certamente l’allenatore pugliese è uno capace di dare una scossa a un ambiente con il suo carattere e le sue idee, ma non dovremmo vederlo a Milanello.