Esplode la bomba in casa Milan: bocciatura clamorosa

Dopo la sconfitta con la Cremonese, il clima è teso in casa Milan: bocciatura clamorosa a inizio stagione, cosa è successo

Come da tradizione, alla prima in campionato il Milan di Max Allegri esordisce con una sconfitta clamorosa. Era già successo due volte nelle precedenti stagioni del tecnico sulla panchina rossonera, e si è ripetuto anche stavolta. Rispetto al passato, la sconfitta è stata però particolarmente dura da digerire, per un ambiente reduce da un’annata a dir poco disastrosa. E anche per questo motivo in casa Milan sono partiti i primi ‘processi’, con conseguenze devastanti, tra cui una bocciatura clamorosa.

Max Allegri abbassato a bordo campo
Esplode la bomba in casa Milan: bocciatura clamorosa (Ansa) – Milanweb.it

Sicuramente, dopo un 1-2 così doloroso, sul banco degli imputati non può non finire proprio il tecnico livornese. Per quanto non possa essere ritenuto l’unico responsabile di un ko che nessuno avrebbe messo in preventivo, è chiaro che sul piano della prestazione qualcosa è mancato ai suoi uomini, tatticamente apparsi ancora leggermente confusi sul da farsi.

Se l’allenatore ha quindi senza dubbio le sue colpe, non è esente da critiche la società, rea di aver messo insieme un mercato fatto di tanti nomi, ma paradossalmente ancora incompleto, specialmente in attacco. Allo stesso tempo, i calciatori non possono non essere chiamati in causa. Perché, per quanto la rosa sia incompleta, gli 11 scesi in campo, più le rispettive riserve, avrebbero comunque dovuto fare la differenza contro un avversario, la Cremonese, ordinato e solido, ma abbastanza carente in talento.

Tecnico, società, squadra. Sono questi i principali colpevoli ritracciati dalla critica. Eppure, c’è chi punta il dito anche su un altro quarto ‘responsabile’, un altro fattore che avrebbe potuto incidere in positivo sull’andamento della partita e che invece ha finito per trasformare una calda serata d’agosto in un vero inferno sportivo.

Milan, l’ambiente è già spaccato: bocciatura clamorosa, i dettagli

Va bene bocciare l’allenatore, i giocatori, la società. O, quantomeno, rimandare tutti al prossimo esame, con la consapevolezza che un bonus se lo sono evidentemente già giocato. In certi casi c’è però bisogno anche di assumersi le proprie, di responsabilità.

Questo almeno è stato il pensiero espresso da un opinionista importante di casa Milan, Alessandro Jacobone, attraverso un suo post pubblicato su X: “Non appoggio in alcun modo la scelta della Curva Sud di non cantare, soprattutto dopo aver sentito chiamare in ballo una ‘questione di principio’“.

Tifosi del Milan in curva
Milan, ambiente spaccato: cosa è successo (LaPresse) – Milanweb.it

Secondo Jacobone, se si va in curva lo si fa per tifare, per sostenere il Milan senza se e senza ma. Invece, comportandosi in questa maniera non si fa in alcun modo il bene della squadra.

Allo stesso modo, non può però essere promosso il resto del pubblico che ha assiepato gli spalti del Meazza: “Si prende un bel 3 in pagella il resto dei tifosi, perché se la tifoseria organizzata non canta, dov’erano gli altri 60mila? Perché hanno lasciato sola la squadra in un momento di difficoltà?“.

Parole forti che denotano lo sconforto di almeno un parte degli addetti ai lavori rossoneri, abituati a ben altro clima sugli spalti. Oltre che a ben altro spettacolo in campo.

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