La Corte suprema ha respinto la nuova richiesta di scarcerazione, presentata dalla difesa dell’ex giocatore rossonero
La notizia, proveniente dal Sudamerica, è ormai di dominio pubblico. L’ex giocatore del Milan sarà costretto a restare in carcere fino alla fine della condanna a nove anni di reclusione, che gli era stata inflitta dalla giustizia italiana. I fatti – come si può leggere su SportMediaset – risalgono al 2013 quando il calciatore fu accusato di stupro di gruppo, commesso in una discoteca nel quartiere Biccoca.
La condanna a Robinho fu data dal tribunale del capoluogo lombardo quattro anni dopo, nel 2017, con la sentenza che poi è diventata definitiva nel 2022: “L’ex calciatore – si legge sul sito -, insieme ad altri amici avrebbe circuito una ragazza di 23 anni offrendole da bere fino a renderla incapace di opporsi. Infine il gruppo l’avrebbe portata nel guardaroba abusando di lei a turno.
Robinho resta in carcere: la Corte suprema del Brasile respinge la richiesta della difesa

Gli avvocati dell’atleta avevano contestato la legittimità della detenzione, sostenendo che l’articolo 100 della legge sull’Immigrazione del 2017 – che regola l’esecuzione in Brasile di pene inflitte all’estero – non potesse applicarsi per fatti avvenuti prima della sua entrata in vigore, come nel caso di Robinho.
La Corte suprema del Brasile ha, però, respinto a maggioranza la nuova richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa dell’ex giocatore. E’ stata, dunque, confermata la decisione del Tribunale superiore di Giustizia, che aveva riconosciuto la validità della sentenza italiana, disponendo l’immediata esecuzione della pena in territorio brasiliano, come richiesto dalle autorità di Roma. L’ormai ex giocatore, lo ricordiamo, è detenuto dal marzo 2024 a Tremembé, nello Stato brasiliano di San Paolo. Una prigione ben conosciuta, avendo come ospiti detenuti di un certo profilo.
Sono davvero lontani, dunque, gli anni in cui Robinho deliziava le platee di Europa. Della classe del brasiliano ha potuto godere anche il popolo rossonero del Milan. Prima di approdare al Diavolo nel 2010, il classe 1984 aveva indossato la maglia del Manchester City dal 2008 al 2010. Nel Vecchio Continente, però, aveva iniziato con il Real Madrid.
Nella carriera di Robinho c’è ovviamente tanto Santos, squadra per la quale ha iniziato a giocare nel 2002. Poi ha indossato la maglia bianconera anche nel 2010, nel 2014-215, prima di trasferirsi, per l’ultima volta nel club di San Paolo nel 2020. Tra le maglie indossate ci sono poi anche quella del Guangzhou, dell’Atletico Mineiro, del Sivasspor e dell’Istanbul Basaksehir