Game over al Milan, risoluzione e addio: è finita

Manca un ultimo tassello per completare il mercato del Milan. Tare sta cercando in tutti i modi di risolvere la situazione

La sessione di mercato estiva si è conclusa da una settimana ma c’è un club in Serie A che sta continuando a effettuare cessioni.

Igli Tare
Game over al Milan, risoluzione e addio: è finita – milanweb.it (foto LaPresse)

Evidentemente a Igli Tare non è bastata la miriade di cessione estive che ha approfittato della possibilità offerta da alcune nazioni in cui è ancora possibile fare acquisti per piazzare gli ultimi esuberi dell’organico rossonero. Ismael Bennacer, dopo non aver aperto al trasferimento all’Al Ittihad e al Trabzonspor, è stato acquistato in prestito dalla Dinamo Zagabria di Zvonimir Boban, colui che l’ha portato al Milan nel 2019 dall’Empoli.

Frutterà, invece, un incasso di almeno 7 milioni di euro (più uno ulteriore di bonus) l’addio di Yacine Adli, destinato a proseguire la carriera all’Al Shabab, club di Saudi League che lo acquisterà a titolo definitivo. Il giocatore, dopo aver trascorso l’estate con il Milan Futuro, è a Riyad per sostenere le visite mediche necessarie per completare il trasferimento. All’Al Shabab, Adli rimpiazzerà l’ex rossonero Giacomo Bonaventura che non ha rinnovato il contratto scaduto al termine della scorsa stagione.

Milan, ne manca solo uno: Tare punta tutto sulla risoluzione

Ora, per completare il grandissimo lavoro estivo, a Tare manca un unico tassello ovvero riuscire a ottenere la risoluzione di contratto con Divock Origi. Una situazione davvero paradossale quella che sta vivendo il Milan da un anno ormai. Messo fuori rosa la scorsa estate, Origi ha fatto perdere le sue tracce e, di fatto, si è preso un anno sabbatico ben retribuito.

Divock Origi con la maglia del Milan
Milan, ne manca solo uno: Tare punta tutto sulla risoluzione – milanweb.it (Foto LaPresse)

Il Milan, infatti, gli ha continuato a pagare il lauto stipendio di 4 milioni di euro netti a stagione in virtù del contratto che l’attaccante belga ha firmato fino al 2026. I tentativi di risolverlo lo scorso anno sono andati a vuoto. E’ stato Tare a riallacciare i contatti con Origi e il suo entourage per arrivare a un epilogo favorevole per tutti. Il Milan ha proposto una soluzione bonaria (pagamento di metà dell’ingaggio residuo) per chiudere anticipatamente la questione. Origi però l’ha rifiutata anche per l’esigenza di restare vincolato a un contratto che gli permette di usufruire dei benefici fiscali legati al Decreto Crescita.

Una vicenda che sta procurando danni a entrambe le parti. Il Milan sta dilapidando risorse, pagando un ingaggio per un giocatore non più utilizzabile. Origi ha compromesso la sua carriera. Molto difficilmente, infatti, anche con l’immediata risoluzione un altro club punterebbe su un giocatore che non disputa una partita ufficiale da 16 mesi.

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