Il sempre discusso attaccante portoghese potrebbe lasciare il Milan prima di quanto si pensi: la deadline è già stata stabilita
Sembra ieri – eppure sono passati già due anni e mezzo – quando l’allora Direttore dell’area tecnica del Milan Paolo Maldini si barcamenava tra clausole, contratti, bonus, dialoghi serrati pur di prolungare il contratto che legava Rafael Leao al club rossonero.
Da una parte c’era il forte pressing del Chelsea – ma anche del PSG – che tentava in continuazione sia il calciatore che la stessa dirigenza meneghina dietro la promessa di un lauto ingaggio per il giocatore e di un consistente quantitativo di milioni per il cassiere di Via Aldo Rossi; dall’altra c’era però la volontà di partire proprio dall’ex Lille nella costruzione di un Milan che sarebbe dovuto restare ai vertici del calcio italiano ed europeo dopo lo Scudetto dell’anno prima e la semifinale di Champions appena persa contro l’Inter di Simone Inzaghi.
Prevalse alla fine la seconda strada, col portoghese accontentato in praticamente tutte le richieste avanzate attraverso i suoi agenti. Contratto fino al 2028, maglia numero 10 sulle spalle ed ingaggio da 5 milioni netti a stagione più bonus.
Sembra ieri, dicevamo, che si discuteva sull’accordo contrattuale col giocatore che ecco che, già dal prossimo luglio, si dovrebbe iniziare a parlare del nuovo contratto. Già perché la nuova politica del Milan – quella che prevede sedersi al tavolo per allungare il matrimonio a due anni di distanza dalla scadenza – non fa sconti proprio a nessuno. Pena la cessione anticipata.
Rafa Leao, rinnovo o addio: tutto già deciso
Come riferito da fonti interne a Milanello – versione confermata anche da parecchi addetti ai lavori – il giocatore a fine stagione si troverà di fronte ad un bivio. La novità rispetto alla lunga ed estenuante trattativa condotta in porto da Maldini (il rinnovo del calciatore fu sostanzialmente l’ultimo atto del dirigente nell’esercizio delle sue funzioni nel club) è che ora il Milan potrebbe anche decidere di dare il benservito a colui che, a tre anni dal rinnovo, non ha rappresentato la pietra stabile dalla quale costruire una squadra vincente.
La dirigenza probabilmente farà la sua offerta al lusitano, ma senza ‘svenarsi’ – o pensare di farlo – come accadde nella primavera del 2023. Dal canto suo il sempre discusso Rafa Leao (resta aperto il dibattito sul suo eterno stato da incompiuto rispetto alle enormi potenzialità in suo possesso) sarà chiamato ad accettare la proposta di rinnovo.
Altrimenti potrebbe materializzarsi un clamoroso addio anticipato, utile anche al Milan per incassare un ottimo gruzzolo dalla partenza di un attaccante che ha ancora tanti estimatori in giro per l’Europa.
