La firma in lacrime, la cessione che fa male al cuore dei tifosi del Milan

Una cessione che fa ancora malissimo ai tifosi del Milan. Chi l’ha vissuta in prima persona si è lasciato andare alle lacrime

E’ stata una sessione di calciomercato ricca di cessioni per il Milan. Tra tutte quelle finalizzate da Tare, solo una ha scosso davvero i tifosi, quella di Reijnders al Manchester City. Un addio dolorosissimo quello dell’olandese, di gran lunga il miglior giocatore della passata stagione, tra le più difficili della storia recente rossonera.

tifosi del Milan
La firma in lacrime, la cessione che fa male al cuore dei tifosi del Milan – Milanweb.it (foto LaPresse)

Dispiacere e critiche al club per la cessione di Reijnders che non sono paragonabili ai sentimenti vissuti dai tifosi del Milan sedici anni fa. Era l’estate 2009 e i rossoneri si separarono in pochi giorni da due dei grandissimi protagonisti di un decennio indimenticabile. Il primo ad andarsene è stato Carlo Ancelotti, ingaggiato dal Chelsea e sostituito da Leonardo. L’altro a spezzare i cuori dei tifosi rossoneri è stato Kakà.

Un addio rimandato di sei mesi quello del fuoriclasse brasiliano che era stato a un passo dalla cessione al Manchester City nel gennaio precedente. Le proteste dei tifosi e la volontà di Kakà di restare convinsero Berlusconi a rifiutare l’offerta della proprietà araba del City, appena insidiatasi alla guida del club. A giugno, invece, nulla ha potuto la dirigenza rossonero di fronte ai 67 milioni più bonus offerti dal Real Madrid che corteggiava il 22 rossonero da anni.

Una firma in lacrime, il retroscena sulla cessione di Kakà al Real

Quell’estate, il Real Madrid non ha badato a spese acquistando, oltre a Kakà, anche Cristiano Ronaldo dal Manchester United, Benzema dal Lione e Xabi Alonso dal Liverpool. Troppo intrigante la chiamata delle Merengues per il brasiliano che, stavolta, ha accettato un trasferimento che poi si rivelerà alquanto avaro di soddisfazioni.

Adriano Galliani
Una firma in lacrime, il retroscena sulla cessione di Kakà al Real – Milanweb.it (Foto LaPresse)

Chi non voleva assolutamente cedere Kakà era Adriano Galliani. Lo ha raccontato Carlo Pellegatti in un recente intervento al podcast @Centrocampo. Il giornalista ha svelato come l’allora a.d. rossonero si commosse a tal punto alla firma dei contratti da costringere quasi il presidente Florentino Perez a desistere dall’affare.
Pochi lo sanno – rivela Pellegatti – ma mentre stanno firmando, Galliani si commuove e gli scende qualche lacrima tanto è vero che Perez gli dice [“No guarda Adriano, se stiamo a questi livelli per me non firmiamo”]. Galliani gli risponde che quello che piange è l’uomo Galliani ma il dirigente deve fare il lavoro del dirigente.”

Una cessione tra le più difficili della sua carriera dirigeniziale per Galliani che ha cercato strenuamente di riportare Kakà al Milan fin da subito. Un inseguimento coronato dal ritorno del brasiliano nel 2013. Quattro anni dopo l’addio, non era più il Kakà di prima mentre il Milan si avviava verso stagioni buie senza coppe europee e campionati fallimentari. Kakà rimase al Milan per una sola stagione prima di tornare in patria al San Paolo e poi chiuderà la carriera all’Orlando City in MLS nel 2017.

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