Un altro attaccante danese al Milan, ricordate il predecessore di Harder ? Ha segnato un gol storico, è suo non di Inzaghi

La trattativa tra Conrad Harder e il Milan è ormai saltata. Tanto è bastato però per scomodare un paragone importante

Sembrava tutto fatto e, invece, ecco l’improvviso dietrofront. La trattativa tra il Milan, lo Sporting Lisbona e Conrad Harder si è arenata a un passo dalla conclusione.

Conrad Harder esulta con i compagni dello Sporting
Un altro attaccante danese al Milan, ricordate il predecessore di Harder ? Ha segnato un gol storico, è suo non di Inzaghi – milanweb.it (Foto Ansa)

Stando a quanto emerso in giornata, il Milan non ha voluto più attendere l’acquisto da parte del club portoghese di un sostituto dell’attaccante, condizione posta dallo Sporting per liberare Harder. Al contempo sarebbero emerse criticità anche nelle condizioni poste dagli agenti del centravanti danese. Alla fumata nera è seguita immediatamente l’apertura di una nuova trattativa per il Milan che ora sta lavorando al possibile ingaggio a titolo definitivo di Christopher Nkunku dal Chelsea.

E Harder che fine farà ? Svanita l’ipotesi Milan non è da escludere che il danese non possa essere ceduto dallo Sporting, soprattutto qualora i lusitani perfezionassero l’ingaggio del greco Ioannidis dal Panathinaikos. Su Harder c’è ancora il Rennes, club cui il giocatore aveva dato la propria disponibilità prima del tentativo del Milan.

Harder e il suo predecessore, in tanti lo hanno nominato in questi giorni

Harder, dunque, è sfumato ma li ricordate gli altri calciatori danesi che hanno indossato la maglia del Milan nella storia recente del club. Ebbene tutti hanno vinto qualcosa e di importante anche. Brian Laudrup, trequartista di classe sopraffina, ha vinto Scudetto e Coppa Campioni nel 1994 con Capello in panchina. A fine millennio, Zaccheroni si porta Thomas Helveg dall’Udinese e con lui vince un insperato Scudetto nella stagione 1998-1999.

Era nella rosa del Milan Campione d’Europa, il difensore Martin Laursen che i rossoneri presero dal Verona nel 2001. A proposito di centrali di difesa, grandissimo è stato il contributo di Simon Kjaer alla rinascita del Milan a inizio decennio, culminata con la conquista dello Scudetto nel 2022.

Tomasson esulta con la maglia del Milan
Harder e il suo predecessore, in tanti lo hanno nominato in questi giorni – Milanweb.it (Foto Ansa)

Ne manca ancora uno a completare il quintetto. Si tratta di John Dahl Tomasson, attaccante che Galliani prese a parametro zero dal Feyenoord nel 2003. “Lo Scorpione Bianco”, questo il soprannome che gli diede Carlo Pellegatti per esaltare le sue doti da finalizzatore in area di rigore. Centoquattordici presenze e 35 gol in tre stagioni al Milan per Tomasson che, in rossonero, vinse una Champions League, uno Scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Europea.

Trentacinque gol ta i quali ne spicca uno che ha cambiato la storia del Milan, quello del 3-2 nel quarto di finale contro l’Ajax nella Champions 2002-2003 che poi i rossoneri vinsero all’epilogo con la Juve. Tutti attribuiscono quel gol a Pippo Inzaghi, autore del pallonetto che ha beffato il portiere Lobont. In realtà a spingere la palla in rete fu proprio Tomasson con tanto di brivido lungo la schiena per i tifosi rossoneri per la sua possibile posizione di fuorigioco che avrebbe vanificato tutto.

Fuorigioco che, fortunatamente per il Milan, non c’era…

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