La rivelazione sull’ex attaccante svedese da parte del tecnico italiano con cui in passato ha giocato insieme con la maglia rossonera addosso
E’ l’estate di Igli Tare e Giorgio Furlani. Sono certamente il Direttore sportivo albanese, arrivato in primavera, e l’Amministratore Delegato italiano i protagonisti principali di questo calciomercato che andrà in archivio il prossimo 1 settembre. Zlatan Ibrahimovic, così come il Direttore tecnico, Geoffrey Moncada, è di fatto sparito dai radar: oggi non è certo il senior advisor del Milan a prendere le decisioni finali.
Lo scorso anno ci ha messo la faccia, presentando i calciatori in conferenza stampa. Ora fa sentire la sua influenza lontano dalle telecamere. Dopo un’annata difficile in queste nuove vesti, Zlatan Ibrahimovic ha dunque fatto un passo indietro.
Lo svedese così non è più in prima linea, come lo è sempre stato da calciatore. Al Milan ha vissuto anni da protagonista fino all’ultimo giorno che ha messo piede in campo. Ibrahimovic faceva sentire la sua personalità sul terreno di gioco, ma anche nello spogliatoio.
Gattuso su Ibrahimovic: “Ecco chi lo soffriva di più”
In un’intervista, un po’ datata, ai microfoni di Sky Sport, è stato Gennaro Gattuso a raccontare il carattere dell’ex attaccante: “Rompevo più io le scatole a lui che lui a me – si può leggere su FcInter1908.it -. Ero più martello di lui. Tante volte gli dicevo di stare zitto perché c’erano persone che potevano accettare la cazziata che faceva lui e persone che potevano non accettarla. Devi sapere con chi alzare la voce, a chi dire ‘bravo’. Lui invece non guarda in faccia a nessuno, è un kamikaze”.
C’erano così calciatore presi maggiormente di mira da Zlatan Ibrahimovic: “A volte gli dicevo che doveva stare più calmo con i vari Abate, Antonini – prosegue Gennaro Gattuso – Chi lo soffriva di più Zlatan? Secondo me ad Abate ha fatto passare le pene dell’inferno. Non è un caso che Ibra a 40 anni riesca a fare ancora la differenza. E’ molto esigente e ha un fisico che lo aiuta. Per il Milan è stato qualcosa di importante, di mentalità, di voglia. In allenamento se perde una partitina può spaccare lo spogliatoio in due minuti. Questo ti fa capire che mentalità ha, che giocatore è”. Ammattava ancora Gennaro Gattuso.
