Chiuso in albergo per giorni prima di firmare per il Milan. Così si è concretizzato un sorprendente colpo di mercato per i rossoneri
Ultimi due giorni frenetici di calciomercato per il Milan. Il telefono di Igli Tare sarà rovente per le numerose trattative alle quali sta lavorando il d.s. rossonero.
Una di queste riguarda anche l’attacco dove si è improvvisamente riaperta la possibilità di uno scambio con la Roma con Gimenez in giallorosso e Dovbyk destinato a compiere il percorso inverso. Si deciderà tutto negli ultimi minuti come accaduto, in passato, a un altro centravanti passato al Milan in extremis a conclusione di un trattativa davvero paradossale.
Trattativa che il giocatore stesso non dimenticherà mai. Del resto, non capita a tutti di rimanere chiuso in albergo per sei giorni prima dell’atteso via libera che sembrava ormai svanito. Tre i protagonisti di questa “storica” vicenda di mercato ovvero Maxi Lopez, Adriano Galliani e Carlos Tevez.
Maxi Lopez, che telenovela: chiuso in albergo poi la firma grazie a Tevez
Stagione 2011-2012. Il Milan di Allegri, campione d’Italia in carica, duella con la prima Juve di Conte per lo Scudetto. L’organico rossonero è nettamente superiore a quello dei rivali e Galliani pensa di arricchirlo con Carlos Tevez, finito fuori rosa al Manchester City per un litigio con Roberto Mancini. L’allora a.d. rossonero strappa il si a Tevez nel corso di un viaggio in Brasile durante le festività natalizie. Indimenticabile la foto pubblicata in prima pagina dalla Gazzetta di Galliani a tavola con l’attaccante argentino e il suo potente agente, Kia Joorabchian.
Tutto fatto ? No, il Manchester City non avalla il trasferimento di Tevez che resta in standby per tutto il mese di gennaio, avendo dato la sua parola ai rossoneri. Galliani si reca a Manchester per trattare e sembra a un passo dalla svolta. Cede Pato al PSG per prendere l’Apache ma è Berlusconi, stavolta, a bloccare tutto. Il presidente accontenta infatti la richiesta del brasiliano di restare al Milan e ferma Galliani a un passo dalla firma con il City.

Nonostante le difficoltà, Tevez resta un pallino dell’a.d. milanista che continua a trattarlo fino a fine mercato. In alternativa all’argentino, considerata l’esigenza di rinforzare l’attacco, Galliani si cautela bloccando il connazionale Maxi Lopez. In uscita dal Catania, quest’ultimo rifiuta un’offerta del Fulham e si reca a Milano dove attende l’esito della trattativa chiuso in un albergo. Passano i giorni e la posizione Lopez resta in sospeso. Di tornare a Catania non se ne parla e per la possibilità di andare al Milan non prende in considerazione altre proposte arrivate dall’estero.
Galliani, nel frattempo, si riavvicina a Tevez, è di nuovo vicinissimo a chiudere il colpo ma non trova l’accordo con il City. A poche dalla chiusura del mercato, la trattativa dal Milan e Manchester si conclude definitivamente senza il lieto fine. Stremato, al sesto giorno di clausura, Maxi Lopez viene liberato e firma il contratto che lo legherà al Milan in prestito fino a fine stagione.
In sei mesi in rossonero, Maxi Lopez totalizzerà solo 8 presenze e 1 gol, segnato alla Juventus in Coppa Italia. Juventus che vincerà, in quella stagione, il primo di nove scudetti di fila al termine di un duello serrato con il Milan. E Tevez ? Il City lo reintegra in rosa, vince la Premier League e, a fine stagione, passerà proprio alla Juve con la quale conquisterà due campionati di fila. In bianconero, l’attaccante argentino disputa anche una finale di Champions, quella del 2015 persa 1-3 a Berlino contro il Barcellona.