Le dichiarazioni non lasciano davvero dubbi. Il Direttore rossonero finisce nel mirino. Ecco cosa è successo
Il futuro di Santiago Gimenez appariva segnato. Le dichiarazioni di Igli Tare, prima del calcio d’inizio della sfida che vedeva il Milan opposto al Lecce, d’altronde, non lasciavano davvero dubbi. Dichiarazioni quelle del Direttore sportivo che avevano spiazzato un po’ tutti.
Il messicano, infatti, avrebbe poi dovuto giocare dal primo minuto contro i salenti. Lasciar capire chiaramente di voler vendere Gimenez non è stata certo una grande mossa: “Se la Roma vuole, si può chiudere lo scambio Dovbyk-Gimenez”, parlava così ai microfoni di DAZN Igli Tare.
Un Igli Tare che a fine giugno, invece, affermava: “Stiamo valutando per una nuova punta sia in Italia che fuori dall’Italia: è una questione di caratteristiche e per il gioco della nostra squadra è fondamentale. Deve essere un giocatore con caratteristiche completamente diverse da quelle che ha Gimenez che non è un centravanti alla Giroud: dobbiamo essere bravi a completare queste due cose insieme”.
Parla papà Gimenez: “Dichiarazioni strane”

Alla fine nulla è cambiato. Santiago Gimenez è rimasto in rossonero, ma le dichiarazioni di Tare non sono per nulla piaciute al padre dell’attaccante, Christian, che si è così espresso a Radio México: “Sono state ore molto confuse. È molto strano che un direttore sportivo faccia delle dichiarazioni del genere prima di una partita. Santi non è mai stato consultato. La realtà è che Santi è un giocatore del Milan, e che quando tutte le parti si sono riunite lunedì, è stato deciso che sarebbe rimasto.”
Poi papà Gimenez ha continuato, cercando di riportare la calma: “Dobbiamo stare tranquilli. Quello che è successo deve rafforzarlo, deve toccare l’orgoglio di Santi dopo tutto questo. Il Milan è un club importante e ti chiede tanto. Lui ci ha dato tanta tranquillità: ci ha insegnato come comportarci con alla sua età, tenendo calmi i nervi, gestire le emozioni”.
“La carriera del calciatore è breve e credo che abbia molto margine di crescita – prosegue -. Sono rassicurato non solo da ciò che vedo in campo, ma anche da ciò che vedo fuori. Dipenderà tutto da Santi. Alla fine, credo che dipenda da dove vuole andare. È in un club che ama, ma se se ne va, la vita non è finita”. Chissà, dunque, cosa potrà succedere a gennaio. Al momento, però, c’è da pensare solo al campo