Sinner, è allarme dopo lo US Open: ora sono guai grossi, la differenza abissale

Una sconfitta pesante quella subita da Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz nella finale dello US Open. Per l’azzurro, lo scenario non è dei migliori

Una vittoria ampiamente meritata quella di Carlos Alcaraz nella finale dello US Open contro Jannik Sinner. Lo spagnolo ha dominato il match fin dall’inizio concedendo palle break solo in un game del secondo set. Occasioni che Sinner ha sfruttato per recuperare il set di svantaggio prima di subire un nuovo affondo del rivale che ha chiuso la contesa in quattro set (6-2; 3-6; 6-1; 6-4).

Sinner lancia la racchetta
Sinner, è allarme dopo lo US Open: ora sono guai grossi, la differenza abissale – milanweb.it (Foto LaPresse)

Con il trionfo a Flushing Meadows, Alcaraz ha raggiunto Sinner nel numero degli Slam vinti in stagione (due per parte) e si è ripreso la vetta del ranking, strappandola proprio al campione azzurro che la deteneva ininterrottamente dal 10 giugno 2024. Le previsioni di inizio estate si sono dunque concretizzate. Dopo il trionfo a Wimbledon, Sinner aveva 3.000 punti da difendere tra la conferma del titolo di Cincinnati e quello dello US Open. Alcaraz, invece, solo 60.

Lo spagnolo ha sfruttato questa situazione, ha vinto sia Cincinnati (in finale per ritiro di Jannik) che US Open e, ora, dopo due anni è tornato al comando della graduatoria. Nella nuova classifica pubblicata lunedì 8 settembre, Alcaraz ha 11.540 punti contro i 10.780 di Sinner. Una differenza non elevata (670 punti) ma difficilmente colmabile dall’azzurro nell’immediato.

Sinner, tornare subito in vetta sarà un’impresa: che differenza con Alcaraz

Come accaduto nel post Wimbledon, anche nella seconda parte della stagione Sinner avrà molti più punti da difendere rispetto ad Alcaraz. La vittoria al Masters di Shanghai, la finale di Pechino e il trionfo alle ATP Finals di Torino valgono 2880 punti per Sinner mentre Alcaraz ne dovrà difendere solo 950, quelli della vittoria a Pechino, del quarto di finale di Shanghai, dell’ottavo di Parigi Bercy e del round robin delle Finals.

Carlos Alcaraz esulta nella finale contro Sinner
Sinner, tornare subito in vetta sarà un’impresa: che differenza con Alcaraz – milanweb.it (Foto LaPresse)

Non solo, a gennaio 2026 verranno scalati a Sinner anche i 2.000 punti della seconda vittoria consecutiva all’Australian Open, altra proiezione che può favorire ulteriormente Alcaraz. Da febbraio a maggio 2026, Sinner, a causa dei tre mesi di squalifica per doping scontati nella stagione in corso, non avrà punti da difendere a differenza di Alcaraz che deve onorare i 2.000 delle vittorie ai Masters di Montecarlo e Roma e quelli della semifinale a Indian Wells. Potrebbe essere quello, dunque, il periodo maggiormente propizio quantomeno per accorciare le distanze.

Sinner, tra ottobre e novembre, potrebbe guadagnare punti aggiungendo alla sua programmazione uno o più tornei 500 oltre al Masters di Parigi Bercy, non disputato lo scorso anno per scelta tecnica a ridosso delle Finals. Probabile la presenza a Parigi, meno quella in altri eventi ad esclusione di Pechino e Shanghai, tornei previsti uno dopo l’altro tra il 25 settembre e il 12 ottobre.

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