San Siro attende un confronto che profuma di rivincita. Allegri ridisegna il Milan tra difesa a tre o a quattro, centrocampo versatile e un attacco leggero ma pieno di talento
Le prime due giornate sono passate, ora dopo la sosta è tempo di affrontare la terza e all’orizzonte per il Milan c’è una sfida impegnativa e carica di significato: a San Siro arriva il Bologna, concorrente diretta dei rossoneri ma soprattutto vincitrice dell’ultima finale di Coppa Italia ai danni proprio del Milan.
Sarà l’occasione per una rivincita, senz’altro, ma a Massimiliano Allegri il passato non interessa. Molto più importante il presente e il futuro, un futuro che possibilmente preveda il Milan nuovamente qualificato alle coppe europee.
Di certo, col suo progetto tattico, le possibilità di far bene ci sono tutte. Da quando sono arrivati lui e Igli Tare il club ha affrontato una profonda rivoluzione tecnica che ha portato ad addii eccellenti (Theo Hernandez su tutti) e anche a tanti arrivi di spessore, buon ultimo quello di Adrien Rabiot dal Marsiglia.
Innesti mirati che hanno seguito un criterio votato a dare spessore e profondità a una rosa che ora si presenta parecchio versatile e pronta a sostenere diversi assetti tattici, partendo da quello che è sempre stato il motto di Allegri: prima vengono gli uomini, poi viene il modulo.
E cerchiamo quindi di capire come giocherà il Milan da oggi in poi, dopo che le prime due sono state di rodaggio ma soprattutto legate ad un mercato ancora incompleto e all’infortunio di Leao. Quando si normalizzerà tutto il Milan sarà una squadra che potrà cambiare assetto anche in corsa con molte soluzioni tecniche e tattiche di grande spessore.
Il Milan versatile di Allegri: come giocherà con Rabiot e Leao?
In primis la difesa, in partenza a tre centrali (Tomori, Gabbia e Pavlovic i titolari con De Winter che scalpita alle loro spalle) ma con la possibilità di passare a 4, arretrando Estupinan e inserendo un terzino a destra.
In mezzo al campo Rabiot ha portato qualità e inserimenti integrando una mediana che poteva già contare su Modric, Ricci, Fofana e Loftus Cheek. Centrocampo a tre, a quattro o a cinque con l’aggiunta di Saelemaekers ed Estupinan sulle fasce: una linea che cambierà probabilmente anche a seconda dell’avversario.

E poi l’attacco. Nkunku ha aggiunto estro ad un reparto che al momento si presenta molto “light”, senza un vero 9 (e infatti dopo tanto tempo quella maglia così pesante non è stata assegnata). Leao e Pulisic sembrano gli intoccabili, con loro uno fra Nkunku e Gimenez se si gioca a tre, nessuno dei due se si gioca a quattro.
Ed è questa l’ulteriore novità apportata da Allegri, che in questo ritiro pre-campionato ha sviluppato una serie di soluzioni anche piuttosto inconsuete. Una di queste è l’attacco Pulisic-Leao, tutto fantasia e senza punti di riferimento per gli avversari, con gli inserimenti a fari spenti di Rabiot e Loftus Cheek che possono fare la differenza.
Difesa a 4 o a 3, centrocampo multifunzione, attacco leggero ma pieno di talento. Quale soluzione adotterà Allegri col Bologna? La risposta arriverà presto, e intanto resta da vedere come vanno le partite minuto per minuto, perché ogni dettaglio può cambiare gli equilibri. Staremo a vedere!