Ecco cosa è successo immediatamente dopo l’accaduto. Il Diavolo ha deciso di alzare la voce affinché non si ripeta più
La testa e i pensieri di tutti i tifosi del Milan, così come dei calciatori, è ormai alla sfida di domani contro l’Udinese. Una prova importante che ci farà capire se il Diavolo potrà stare in alto in classifica o se dovrà continuare a vivere di alti e bassi. Parola, dunque, al campo.
Ma in questi giorni le attenzioni sono state rivolte a quanto accaduto a Lissone, in sala VAR, in occasione del rigore prima concesso e poi tolto, per un doppio intervento su Nkunku. La direzione arbitrale di Marcenaro ha profondamente turbato il popolo rossonero, che non è la prima volta che assiste ad episodi davvero gravi.
Giorgio Furlani, così, alla fine della partita, come si può leggere sul sito de La Gazzetta dello Sport, avrebbe chiamato le istituzioni per esprimere il forte disappunto del club per la decisione dell’arbitro e soprattutto del Var Fabbri. Il dito è puntato contro il fischietto di Ravenna per aver richiamato al monitor il collega per vedere solamente il contatto Freuler-Nkunku e non quello precedente tra Lucumi e Nkunku.
Nuovo torto arbitrale, il rigore è netto: il Milan non ci sta

Il Diavolo – si può leggere ancora – si è mosso domenica notte ed è rimasto in contatto con le istituzioni lunedì. Il Milan dunque avrebbe deciso di alzare la voce dopo gli errori arbitrali riconosciuti proprio da tutti.
Il presidente federale, Gravina, a ‘Radio Anch’io Sport’ ha parlato così: “Si tratta di un errore evidente, ma quando parliamo di tecnologia andiamo avanti, non si torna al passato. La tecnologia ha ridotto molto la percentuale di errori, basta vedere quei casi in cui gli arbitri, senza tecnologia, sono in dubbio e cercano palesemente un riscontro”
Poi ad Open Var, in onda su DAZN, il designatore arbitrale dell’AIA, Gianluca Rocchi, ha commentato in questi termini il mancato rigore assegnato al Milan: “Episodio molto complesso, ci sono due problemi di fondo: il primo è che nessuno dei ragazzi considera rigore il primo contatto (tra Lucumi e Nkunku, ndr) – riporta gianlucadimarzio.com -, mentre per noi lo è assolutamente; il secondo è che, dando per scontato che il primo non sia falloso, non lasciano all’arbitro di vedere tutta l’APP ma si focalizzano esclusivamente sul secondo episodio. Il VAR in questo caso è stato un pochino troppo insistente, perché deve essere l’arbitro a decidere”.
Rocchi ha poi commentato anche l’espulsione di Allegri: “Ho chiesto agli allenatori collaborazione, di essere rispettosi. Se poi vanno fuori dalle righe scattano le squalifiche”.