Le ultimissime sull’attaccante italiano di proprietà dei rossoneri, che in estate si è trasferito in Salento per vestire la maglia del Lecce
Ancora una sfida contro il Milan per Francesco Camarda. L’attaccante italiano di proprietà dei rossoneri ha messo piede sul terreno di gioco di San Siro per la prima volta da avversario. In Salento, nella sfida di campionato, non era andata proprio nel miglior dei modi.
Tra le maglie bianche del Diavolo ha faticato parecchio a mettersi in luce, prima di uno scontro che lo ha portato in ospedale per degli accertamenti. Un imprevisto, che lo ha privato della Nazionale Under 21. La convocazione, chiaramente, è solo rimandata, ma l’azzurro non può che passare dalle sue prestazioni.
Ad oggi il suo inizio in giallorosso, però, è poco esaltante: nella sua prima gara ufficiale di Coppa Italia, contro la Juve Stabia, aveva trovato un grande assist per il gol di Kaba.
Poi, complice l’addio di Kristovic, Eusebio Di Francesco è stato spinto a schierarlo dal primo minuto sia contro il Genoa che contro il Milan. L’arrivo di Stulic sembra aver, però, riscritto le gerarchie in casa Lecce: contro l’Atalanta e il Cagliari Francesco Camarda è, infatti, partito dalla panchina, giocando solo l’ultimo quarto di gara.
Milan e Lecce, futuro Camarda: il punto della situazione

Nei giorni in cui si parla sempre più spesso di Pio Esposito, non mancano i paragoni con Francesco Camarda. Va detto subito, però, che tra i due ci sono tre anni di differenza e a quest’età non è certo poco.
Milan e Inter hanno deciso di far intraprendere due percorsi decisamente diversi per i talenti azzurri. Per Francesco Camarda serve ovviamente tempo. Un anno di Serie A non può che fargli bene, ma c’è chi ipotizza che la sua avventura nel massimo campionato potrebbe chiudersi già in inverno.
Se lo spazio al Lecce dovesse, infatti, ridursi, prendere in considerazione un’esperienza altrove sarebbe più che normale. D’altronde di squadre di Serie B che si sono interessati al giocatore di proprietà del Diavolo ce ne sono state davvero parecchie.
Ma guardare troppo avanti non serve proprio a nessuno: Camarda, considerato un predestinato, avrà sempre gli occhi di tutti puntati addosso. Una pressione, però, con la quale il giovane attaccante è ormai abituato a convivere.