Le dichiarazioni del noto opinionista non lasciano davvero dubbi. Ecco cosa ha detto: la sfida tra i rossoneri e gli azzurri è già iniziata
Milan-Napoli si avvicina. Archiviata la partita di Coppa Italia, in cui la squadra di Massimiliano Allegri ha conquistato la vittoria in grande scioltezza, è tempo di pensare alla sfida contro i campioni d’Italia in carica. Il Diavolo ci arriva come meglio non poteva: i successi contro il Lecce, il Bologna e l’Udinese hanno riportato entusiasmo e convinzione tra i tifosi e gli uomini del tecnico livornese.
Saranno però i prossimi match, a partire da quello di domenica contro il Napoli di Antonio Conte, a dirci di che pasta è fatto davvero il Milan. Poi i rossoneri saranno chiamati a sfidare la Juventus di Igor Tudor a Torino, prima di tornare a San Siro ad ospitare la Fiorentina di Stefano Pioli. Il calendario poi porterà il Diavolo a scontrarsi contro il Pisa, poi si andrà a Bergamo per giocare con l’Atalanta e si chiuderà con la Roma e il Parma.
La sfida è aperta: “Il Milan è il candidato numero uno a insidiare il Napoli”

Ma meglio pensare una partita alla volta. Testa dunque al Napoli, in cui Luka Modric sfiderà Kevin De Bruyne: “Il croato sta dimostrando a tutti che tipo di giocatore sia. È la risposta del Milan al belga – afferma alla Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico rossonero Fabio Capello -. Certo, in Italia si gioca a un ritmo molto più basso rispetto ad altri campionati. Per questo Luka riesce a distinguersi. Qui si viaggia a una velocità bassa, ma non toglie nulla al campione che è. Il Milan è la candidata numero uno a insidiare il Napoli per lo Scudetto. Gli azzurri sono i più forti, ma i rossoneri inseguiranno a testa alta tutta la stagione”.
Fabio Capello non ha poi dubbi su chi si giocherà lo Scudetto con il Napoli: “Come mai proprio il Milan? Facile: perché non giocano le coppe. E questo è un vantaggio immenso, mi creda – prosegue l’ex allenatore -. Intanto, puoi gestire meglio le energie. Modric ha 40 anni, è chiaro che non avrebbe retto tre partite a settimana, e poi perché l’esempio del Manchester City contro l’Arsenal può aiutare. Guardiola ha detto che i suoi erano stanchi. Il Milan può concentrarsi soltanto sul campionato”.