Una lite furiosa con Kakà. L’ex calciatore del Milan racconta cosa è accaduto durante un allenamento e stupisce i tifosi rossoneri
Ci sono stati calciatori nella storia del Milan capaci di lasciare un segno anche con una permanenza ridotta di pochi mesi.

Un’eventualità da mettere in conto soprattutto in stagioni difficili nelle quali un giocatore che eccelle nettamente sugli altri non fatica affatto a entrare nelle grazie dei tifosi. E’ quello che accaduto nei primi sei mesi del 2014 ad Adel Taarabt, calciatore marocchino di grandissimo talento che il Milan prese in prestito dal Fulham proprio negli ultimi giorni del mercato di gennaio.
Un Milan, quello in cui arriva Taarabt, in grande difficoltà. Massimiliano Allegri era stato da poco esonerato e sostituito da Clarence Seedorf. La squadra naviga in classifica lontano dalla zona Champions eppure i buoni giocatori non mancano, su tutti Robinho, Balotelli e Kakà, tornato proprio in quella stagione al Milan dal Real Madrid. Taarabt viene subito schierato titolare da Seedorf. Nella gara di esordio segna uno splendido gol contro il Napoli al San Paolo, emblematico del suo talento troppo spesso condizionato da un carattere per così dire fumantino
Taarabt ricorda la lite con Kakà, ecco come è finita
Indole che Taarabt ha manifestato in una lite in allenamento con Kakà. A rivelare l’episodio è stato lo stesso calciatore in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Motivo scatenante della discussione un mancato passaggio al brasiliano che ha esternato tutto il suo dissenso urlandogli addosso. Immediata la reazione di Taarabt. Questo il suo racconto dell’accaduto: “Diavolo è Kakà, pensai. Rimasi stupito ma non si fermava. Quindi gli ho messo le mani sul collo. Capisco che sei Kakà ma se urli io perdo la testa.”

Come è finita ? Con un lieto fine. Taarabt ha svelato anche la seconda parte della storia. Il giorno dopo la lite in allenamento, Kakà si è scusato con lui e lo ha portato fuori a pranzo. Un gesto che la dice tutta sul carattere del brasiliano, sempre apprezzatissimo dai compagni di squadra e dagli avversari. Kakà e Taarabt che lasciarono entrambi il Milan al termine di quella stagione che i rossoneri terminarono mestamente all’ottavo posto in classifica senza qualificarsi per le coppe europee dopo ben 16 anni.
Kakà è tornato in Brasile nel San Paolo, squadra in cui aveva militato prima dell’approdo al Milan nel 2004. Taarabt, invece, non fu riscattato dopo l’addio di Seedorf e la scelta di Pippo Inzaghi come allenatore dopo la positiva esperienza di quest’ultimo con la Primavera. “Inzaghi disse ai piani alti di non voler puntare su di me perché preferiva Cerci. Io stavo da Dio. Si è parlato del riscatto ma poi è cambiato tutto“, questo l’altro retroscena svelato da Taarabt nell’intervista. Cerci poi non sarebbe arrivato subito al suo posto. Il Milan lo acquistò nel gennaio 2015 nello scambio che ha riportato Fernando Torres all’Atletico Madrid.