Lo spagnolo, ai margini del progetto al Siviglia, potrebbe clamorosamente fare il suo ritorno nel nostro campionato
Ha indubbiamente rappresentato lo spartiacque tra il Milan che fu e il Milan del futuro. Indicato giustamente da Stefano Pioli come il giocatore di maggior talento presente nella sua rosa all’alba della sua esperienza come tecnico dei rossoneri, Suso Fernandez fu il primo grande sacrificato – l’altro fu Lucas Paquetà – del nuovo corso targato Paolo Maldini e Frederic Massara. Un tentativo, poi coronato da successo, di uscire dalla mediocrità degli ultimi tempi in vista della costruzione di una squadra da scudetto. 
Venduto dal club rossonero a quello andaluso nel gennaio del 2020, prima che il Covid sconvolgesse la vita del mondo del calcio e non solo, il calciatore iberico si è espresso col ‘solito’ rendimento altalenante in quel di Siviglia. Soddisfazioni non sono certo mancate – nel frattempo gli spagnoli hanno alzato al cielo per ben due volte la coppa di casa, l’Europa League – sebbene il calciatore non abbia rivestito mai un ruolo veramente da protagoniste nei trionfi.
Ecco che allora il 29enne ex Genoa e Liverpool è stato quasi messo alla porta dalla dirigenza del suo club, che ha deciso di poter fare a meno di lui. Per il talento mancino che talvolta ha mandato in visibilio il pubblico di San Siro potrebbero clamorosamente riaprirsi le porte del nostro campionato.
Suso, tutto pronto per il grande ritorno in Italia
Già protagonista, e non solo relativamente alla potenza economica del club, teoricamente non all’altezza delle società top della Serie A, di un mercato scintillante, fatto di qualche partenza ma anche di diversi prestigiosi arrivi, la Fiorentina starebbe tornando forte sul vecchio pallino. Già perché Suso, prima di tornare in Spagna tre anni e mezzo fa, era stato per diverso tempo nel mirino dei Viola. L’agente del calciatore aveva spinto per un prestito, magari con diritto di riscatto, al club toscano. Poi non se ne fece più nulla ma evidentemente il talento dell’iberico è rimasto nei pensieri dell’ambiente fiorentino. 
Con un valore di mercato più che dimezzato – siamo nell’ordine dei 6 milioni di euro – rispetto a quando il ds Pradè stava cercando di trovare un accordo con l’omologo Maldini, Suso è diventato più che accessibile alle possibilità economiche del club gigliato.
Un’iniezione di talento ed imprevedibilità, nonché portatore di un grande bagaglio d’esperienza: tutto questo potrebbe essere Suso per l’ambiziosa squadra toscana, che punta a confermarsi con un posto in Europa. Meglio se in quella che conta, la Champions League.