Sempre più incerto il futuro di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter: per la successione c’è già un grande favorito
A -21 dalla vetta della classifica. Dieci sconfitte, con una serie aperta di tre consecutive, in 28 gare di campionato. Una serie di risultati deludenti con le ‘piccole’ e una conclamata difficoltà a dare continuità di prestazioni e risultati dopo una grande impresa. La stagione dell‘Inter di Simone Inzaghi, per lo meno relativamente al campionato, è tutta in questa stringata analisi. Fatta di freddi numeri, che nemmeno spiegano fino in fondo la sfiducia crescente che sta montando attorno alla figura del tecnico piacentino. 
Gli strenui difensori, in netta minoranza tra il pubblico di fede nerazzurra, che ancora apprezzano il lavoro del tecnico ex Lazio, ricordano che l’Inter ha già alzato un trofeo in stagione -la Supercoppa Italiana- e che è ancora in corsa sia in semifinale di Coppa Italia che nei quarti di finale di Champions League. Troppo poco, sostengono i critici di Inzaghi. E questo, purtroppo per lui, sembra essere anche il pensiero della dirigenza meneghina. Che avrebbe già preso la sua decisione in vista della prossima stagione.
Sarà divorzio da Inzaghi, a meno che la squadra non arrivi tra le prime 4 in campionato – la situazione, anche calendario alla mano, non è tra le più semplici – e che non conquisti la finale di Istanbul in Europa.
Inzaghi al capolinea, in 4 per la successione: con un grande favorito
Sarebbe infatti già ufficiosamente iniziato il casting per la panchina della Beneamata. Si fanno i nomi di Antonio Conte, appena liberatosi dal Tottenham, per un ritorno che sarebbe però assai complicato, considerando i motivi dell’addio nell’estate del 2021. Con lo Scudetto appena vinto. Poi c’è Diego Simeone, uno che ha l’Inter nel cuore, ma che è anche portatore di un ingaggio annuo, all’Atletico Madrid, di 22 milioni. La terza strada che conduce ad un altro ex nerazzurro, in veste di ex calciatore dell’Inter, è quella che porta al rampante Thiago Motta, attuale allenatore del sorprendente Bologna. E poi c’è lui, il nome nuovo che intriga. 
Si tratta di Roberto De Zerbi, tecnico del Brighton protagonista di un’eccellente annata alla guida del piccolo club inglese. Già ammirato ai tempi del Sassuolo per una filosofia di gioco spettacolare ma anche redditizia, il bresciano è ora il candidato numero uno alla panchina più bollente della Serie A. Anche in questo caso gli ostacoli potrebbero essere di natura economica, considerando che ci sarebbe una penale da pagare alla società britannica per liberare il suo manager, ma la sensazione è che si tratti di un ostacolo superabile nelle intenzioni della dirigenza nerazzurra.
L’ipotetico arrivo di De Zerbi alla Pinetina, tra l’altro, potrebbe sbloccare il difficile affare Frattesi, impantanato da almeno due anni nell’agenda di mercato dell’abile Marotta.