Diritti tv, rivoluzione in Liga: cosa cambia dal prossimo anno

In Spagna si chiede ai club di diffondere maggiormente il brand del calcio iberico. In palio oltre 100 milioni di euro.

La Liga è il secondo campionato in Europa per livello di fatturazione. I diritti tv, seppur in misura minore rispetto a quanto accade in Italia, resta una delle principali fonti di sostentamento dei club.

Diritti tv: cosa accade nella Liga
Araujo e Vinicius durante Real-Barca (LaPresse) – milanweb.it

La Liga però non si accontenta e per mantenere alto il livello di competitività delle proprie compagini, ha creato una strada alternativa per aumentare gli introiti dei sodalizi che ne fanno parte. Come scrive calcioefinanza.it, riportando quanto rivelato dal sito 2PlayBook, la prossima assemblea dell’ente guidato da Javier Tebas potrebbe approvare una modifica portante al sistema di distribuzione dei diritti tv. In ballo ci sarebbe quindi un nuovo montepremi da cui attingere, per un valore totale di circa 130 milioni.

La novità non verrà catapultata dal cielo. In alcuni incontri informali, tutti i presidenti dei club partecipanti alla Liga sono stati edotti sul contenuto della novità che non dovrebbe avere quindi avere particolare difficoltà ad essere approvata, divenendo immediatamente esecutiva.

Introiti e diritti tv: le regole per fare bingo

Come riporta una fonte spagnola, diversi esponenti delle squadre del campionato spagnolo hanno accolto con entusiasmo la novità. “Questo ci colloca in un’altra dimensione”, ammette uno di loro. “Faremo tutto il possibile per ottenere il punteggio massimo», insiste un altro dirigente televisione. In sostanza, la Liga darà vita ad una sorta di corsa nella quale, a seconda della visibilità che si dà al brand del campionato, si potrà raggiungere un jackpot pari a 500 punti. Per vedere aumentate le proprie entrate ne basteranno 175.

Rivoluzione diritti tv nella Liga
Javier Tebas, presidente della Liga (LaPresse) – milanweb.it

Ma in cosa consiste questa sorta di Gioco dell’Oca? Si potranno fare 22 punti offrendo i contenuti che Liga e le emittenti richiedono nei cosiddetti Club Video Days; punti che diventano 16 nei Media Days. Le società inoltre potranno diventare partner anche nella realizzazione di contenuti in concorso con LaLiga, come già avviene con Netflix, Si potranno realizzare anche campagne pubblicitarie, che aumenterebbero il bottino da 8 e 10 punti. Ovviamente, ampio spazio sarà dato anche alla capacità di comunicare gli eventi, dando visibilità agli sponsor in occasione delle fan zone o a workshop che prevedono la presenza dei giocatori, come ad esempio avviene negli store ufficiali.

Più soldi se la tv entra nello spogliatoio

Tutto quello che accade nel giorno delle partite, ovviamente, aiuta i club a rincorrere il bottino pieno. Ad esempio, offrendo le immagini, per almeno 30”, dello spogliatoio prima del calcio d’inizio, il carniere aumenterà 1 punto per gara, fino ad un massimo di 38. Se tali frames riguarderanno i dialoghi tra i giocatori, si potranno incamerare altri 10 punti in tutta la stagione.

Un altro bonus sarà possibile se un calciatore indosserà un microfono o una telecamera durante il riscaldamento, una premiazione o magari per una qualificazione ad una coppa europea. Lo stesso se ci saranno interviste individuali. Per fare il cosiddetto “botto”, vincendo fino a 8 punti, viene consigliato l’utilizzo di microfoni anche durante i “cooling break”, per un massimo di 20 secondi.

 

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