Cardinale non ha riscosso molti favori con le sue ultime mosse alla guida del Milan, e nella rosa c’è chi non fa mancare critiche esplicite.
Aumentano i dubbi attorno alle idee manageriali di Gerry Cardinale, il boss di RedBird e del Milan, dopo l’addio di Paolo Maldini. La rottura con il dirigente e bandiera rossonera è destinato a pesare molto sulla fiducia dei tifosi nel nuovo progetto della proprietà, almeno fino a che non vedremo la squadra all’opera. Maldini e Massara sono stati indiscutibilmente i due grandi artefici della rinascita del Milan degli ultimi anni, puntando sui giovane e riuscendo a portare a casa un incredibile scudetto. 
I due dirigenti avevano richiesto maggiori investimenti sul mercato, cosa che però Cardinale non è stato disposto a concedere. L’idea dell’imprenditore statunitense è infatti che il Milan debba puntare su giocatori poco costosi ma generalmente sottovalutati, da far crescere assieme al resto della squadra. Una fase che, secondo Maldini, è già stata superata, mentre ora servono investimenti mirati per potenziare l’ottima struttura creata in questi anni.
La separazione è stata quindi la logica conseguenza di queste divergenze, e ora Cardinale intende puntare a rivedere l’assetto dirigenziale, suddividendo le competenze di Maldini tra più figure. Se questo piano potrà avere successo, è ovviamente presto per dirlo, ma l’aria che si respira in casa rossonera è al momento di forte confusione e scetticismo. Al punto che anche uno dei giocatori della rosa di Stefano Pioli (lui sì confermato) non ha fatto segreto del suo disappunto su tutta questa vicenda.
Cardinale rompe con Maldini, un giocatore del Milan si schiera
A dire la sua su quanto sta accadendo, anche se solo con una storia su Instagram, è stato Yacine Adli, 22enne centrocampista franco-algerino del Milan. L’ex Bordeaux ha infatti pubblicato una foto dal messaggio abbastanza chiaro: Paolo Maldini che viene premiato come Best Manager all’ultima edizione dell’European Golden Boy. Come a dire che il club rossonero ha appena lasciato andar via senza complimenti il miglior dirigente sportivo europeo in circolazione. 
Una presa di posizione che non stupisce, se consideriamo il rapporto tra i due. Non è mai stato un segreto che Maldini ha creduto fin da subito moltissimo nelle qualità di Adli, e lo ha sostenuto nei momenti difficili di questa stagione. Il francese ha infatti visto pochissimo il campo (140 minuti in 6 partite) e il suo futuro al Milan è piuttosto nebuloso, dato che con Pioli il feeling non è mai sbocciato. Adli ha quindi voluto tributare un rispettoso omaggio al dirigente che lo ha voluto in rossonero.