Retroscena Maldini, ecco cosa è successo davvero

È una separazione clamorosa quella tra Paolo Maldini e il Milan, un addio voluto da Gerry Cardinale e farà discutere nelle prossime settimane.

Emergono altri dettagli su questa separazione, ulteriori dettagli su un rapporto che è scoppiato definitivamente a fine campionato. Il Milan ora è preso in mezzo, il futuro sembra essere decisamente ombroso.

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Maldini-Milan, un addio che fa discutere (LaPresse) – milanweb.it

Una mossa che non piace ai tifosi, soprattutto in questo periodo della stagione. È decisamente molto insolito quanto accaduto al Milan con l’addio di Maldini, mandare via l’uomo del mercato a tre settimane dal suo inizio non capita di certo tutti i giorni.

La proprietà però valuta il tutto in ben altro modo, i manager americani non conoscono sentimenti o fanno calcoli calcistici concreti: se sono convinti di una scelta, vanno fino in fondo. Maldini saluterà Milanello, gli screzi sono nati già dalle scorse settimane e hanno portato a questa separazione clamorosa per i tifosi.

Maldini via dal Milan, i dettagli

Come analizzato da Gazzetta, questa scelta era stata già presa dal gruppo di RedBird, una decisione che farà discutere anche prossimamente proprio per la velocità d’esecuzione. La proprietà ha valutato la scelta netta e senza tentennamenti, già pensata e poi maturata partendo dal 30 giugno 2022, quando Maldini rinnovò con un biennale. Dopo anni di rapporti complicati con Ivan Gazidis, Maldini ha preso il controllo dell’area tecnica, forse un po’ troppo secondo la proprietà americana.

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Gerry Cardinale e Paolo Maldini, rottura definitiva (LaPresse) – milanweb.it

In tutto ciò, Maldini ha compiuto quelle scelte che ora la società critica. Infatti, il monopolio – insieme a Ricky Massara – dell’area sportiva non è piaciuto minimamente, non solo per le scelte di gestione dalla squadra (fronte rinnovi e spogliatoio) ma anche per scelte di mercato rivelatesi sbagliate. De Ketelaere e Origi sul banco degli imputati, l’eliminazione dalla Champions poi con il tema Dybala affrontato e scaricato nelle responsabilità poi ha fatto il resto.

Le divergenze hanno portato alla spaccatura, i risultati in campionato hanno fatto il resto, la Champions è arrivata solo per la penalizzazione bianconera. Gioco poco brillante, ma non piaceva anche il modo di intendere il nuovo corso dei rossoneri. Maldini voleva un Milan rinnovato, partendo dai giovani talenti in assenza di budget corposi, mentre la proprietà punta su calciatori di un certo peso, anche sul piano del marketing. Il Milan dei fondi vuole un instant team, in poche parole servono gente subito pronta per andare in campo. Una scelta che farà discutere, il rischio è di incorrere negli scivoloni della Juve nel futuro.

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