Pelè, cos’è la tanatoprassi: sorpresa tra i tifosi alla veglia

Pelè resterà nel cuore di tifosi e appassionati, ma la notizia della sua morte ha scosso il mondo: sgomento alla veglia funebre.

Pelè, un talento oltre il tempo e lo spazio non basta a cancellare gli ultimi infausti eventi: la morte di ‘O Rei rimane nel cuore di molti come una stilettata. Giovedì scorso il campione brasiliano ha detto basta, termina una sofferenza lunga mesi. La battaglia contro la malattia durata anni, fra chemio e cure di vario genere. In ultima istanza solo trattamenti palliativi. Ormai un malato terminale, Edson Antes non poteva fare più nulla. Se non arrendersi all’evidenza: una realtà fatta di dolore, ma anche di tante gioie da giocatore prima e uomo adulto poi.

Pelè tanatoprassi
Pelè imbalsamato: il motivo (ANSA)

Persona gradita all’establishment in grado di mettere d’accordo tutti, o quasi, anche su questioni controverse. L’opposto di Maradona: divisivo, ma ugualmente intenso. Il cordoglio, oggi, alla veglia funebre – in Brasile – presso lo stadio del Santos non conosce confini: folle oceaniche per dare l’ultimo saluto a ‘O Rei. Poi le esequie martedì, ma prima un ultimo – ideale – abbraccio in quella che per molto tempo è stata casa sua: lo stadio che l’ha visto crescere, sbocciare e divampare tra dribbling e imprese. Dentro e fuori dal campo.

Pelè, tanatoprassi per ‘O Rei: perchè ricorrere all’imbalsamazione

Verdeoro il colore del lutto per qualche giorno: il Brasile lega a doppio filo gli appassionati da qualsiasi parte del mondo. Un fil rouge che passa, inesorabilmente, anche dal Vaticano: Papa Ratzinger, scomparso proprio in questi giorni, ha una cosa in comune con ‘O Rei. A parte la triste dipartita. Entrambi, sia il Pontefice Emerito che la Perla Nera, sono stati imbalsamati. L’iniziativa della tanatoprassi è stata condivisa: una scelta comune che due personalità così diverse, ma altrettanto apprezzate, hanno subìto a causa dei doverosi omaggi che continuano a ricevere. I rispettivi corpi sono stati imbalsamati.

Pelè imbalsamato
Il campione sottoposto a tanatoprassi: cos’è e come funziona (ANSA)

Nello specifico Pelè è stato sottoposto a tanatoprassi per essere esposto presso il “tempio” del Santos. Una decisione doverosa che impone, tuttavia, l’esigenza di presentare il corpo al meglio per la camera ardente collettiva: la bara scoperta, i baci gli abbracci al mito. Lui attonito, mai teso, serenità che traspare dopo aver esalato l’ultimo respiro. Tutto così perfetto da sembrare ancor più gelido: l’imbalsamazione temporanea è una pratica molto diffusa attraverso le punture di formalina che servono a conservare il corpo per il tempo dell’esposizione.

Una “protezione” che dura appena 15 giorni. Quanto basta per portare avanti un omaggio pubblico. In realtà di tempo che avanza ce n’è. Il resto della procedura, tuttavia, è impossibile da vedere. Avverrà dopo la sepoltura: a bara rigorosamente chiusa. Ancora 15 giorni e Pelè sembrerà non aver preso il volo, anche se i miti non muoiono mai davvero, qualche volta occorre a rendersi a una dura realtà che nemmeno un artificio medico scientifico può celare.

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