Dino Zoff, l’amara scoperta: glieli hanno rubati

Dino Zoff fa i conti con la beffa più grande. Una scoperta che macchia ricordi indelebili: l’ex portiere nello sgomento. Cos’è successo.

Dino Zoff è ancora in grado di fare la storia. Preso ad esempio dai più grandi del suo tempo e del tempo che verrà. Anche Buffon lo prende a modello e continua a giocare. Finché c’è voglia, c’è speranza. Questo l’ha insegnato Dino, con quel suo fare sornione, la voce lenta e le parole calibrate. Anche da Commissario Tecnico della Nazionale Italiana: uno dei più iconici assieme a Trapattoni, ma non è del passato che bisogna fare incetta.

Zoff guanti
Zoff, il furto sconvolge (ANSA)

Occorre guardare al presente e farlo non solo con nostalgia, ma anche con tanta impazienza per capire cosa può sorprendere ancora un grande campione che ha vinto tutto. Mondiale compreso. Zoff sembra essere un uomo d’altri tempi con la tempra dell’attualità: al punto da non darsi mai per vinto, né tantomeno realizzato. Un uomo che ha fatto la storia potrebbe stare a guardare gli altri. Invece lui si mette ancora in gioco, anche se qualche volta lo fanno arrabbiare.

Zoff, furto subìto dall’ex portiere: cos’è stato rubato

Così posato è in grado di scardinare qualunque previsione possibile con la sola forza di un sopracciglio. Questo fa sì che gli altri facciano molta attenzione prima di causargli, eventualmente, qualche dispiacere. Non lo sapeva, purtroppo, il ladro che si è dato da fare alla mostra “Un secolo d’azzurro” presso l’Hilton Rome Airport: una serata di beneficenza rovinata da un atto scellerato.

Zoff guanti furto
Lo storico portiere depredato di un cimelio (ANSA)

L’uomo avrebbe rubato i guanti di Dino Zoff: più che un cimelio. Un vero e proprio pezzo di storia: grigi e neri con palmo rosso fuoco. Li indossava al Mondiale e poi li avrebbe portati (dopo Spagna ’82) alla Juventus. Un vero e proprio tocco di classe e personalità. Oggetto scomparso alla serata di beneficenza che, di benefico, non aveva più molto. Fortunatamente una copia è al museo di Coverciano.

Resta, però, la scelleratezza di un atto ostile: in particolare perché l’Italia 1982 ha cambiato il destino di una nazione, al punto che ciascuno – di quel Mondiale vinto – ha un ricordo. Particolarità che si ritrovano anche nei dettagli, come possono essere appunto un paio di guanti: nel caso di Zoff, quei guanti, hanno abbracciato un popolo. Ecco perché, forse, vale la pena rammaricarsi un po’ di più.

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